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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

"Restare vive" Victoria Redel Einaudi Stile libero

Ci sono libri che, letta la sinossi, attraggono, diventano calamite e trasmettono un messaggio chiaro: aspettano proprio te.  Da "Restare vive", pubblicato da Einaudi Stile Libero, ho subito questa strana alchimia e mentre la notte batteva il suo tempo diseguale, le pagine assumevano contorni di una storia già vissuta.  Le "Vecchie Amiche" unite da ore, giorni, adolescenze, matrimoni, abbandoni, nascondono un prezioso segreto. Nella interazione di esperienze ognuna è rimasta sé stessa. Le conosciamo e ci riconosciamo. Caroline e la paura di appartenere al gruppo e di lasciarsi andare, Molly e quella macchia d'infanzia stampata sulla pelle, Helen che nei colori improvvisa la scenografia del finale, Ming, tradizionalista "globetrotter romantica", ed Anna, protagonista coraggiosa di una battaglia che dura da anni. La malattia ha scavato solchi profondi sul corpo ma non ha intaccato il desiderio di scegliere fino all'ultimo respiro. "Lei

"Il banchiere" Régis Jauffret Edizioni Clichy

Duro, inquietante, scritto con la volontà di penetrare e scavare nelle zone più buie della seduzione. Leggendo "Il banchiere" (Edizioni Clichy) non si riesce a capire quanto è reale e quanto è inventato. Una donna, oggetto del piacere, ed un uomo potente, inavvicinabile: dalla loro storia nasce una trama ambigua, dominata dall'edonismo. Chi è la vittima e chi è il carnefice? Quanto è inesplorato il mondo delle escort? Esiste un limite alla perversione? Régis Jauffret ribalta e mostra la vera faccia della morale. Mette in scena un omicidio, ne registra ogni attimo, crea l'aspettativa del noir. Incatena il lettore giocando con l'invenzione di parole, frasi, immagini.  A tratti fa intravedere la sofferenza della protagonista, il bisogno di amore ma sono piccole scintille di luce.  A dominare la scenografia c'è il non senso della relazione, quando la libertà è decisa dal destino, quando la corruzione del denaro profana ogni sentimento. 

"Glossa" Juan Josè Saer La Nuova Frontiera

Può la letteratura deformare il reale trasformandolo in finzione? Può giocare con i ricordi e riuscire a metterli in discussione? Può scindere corpo e mente creando una scrittura che, spazzando ogni certezza, diventa circolo ininterrotto di metafore? Basta leggere "Glossa" pubblicato da "La Nuova Frontiera" per avere la certezza che esiste una narrazione libera da ogni vincolo strategico.  È l'intrecciarsi degli eventi, lo scontrarsi dei protagonisti, la concatenazione di fonemi a costruire una trama immaginifica.  Juan Josè Saer ci fa provare il brivido di essere attori grazie ad un testo che è scarno di punteggiatura ma ricco di una creatività folgorante.  Due personaggi: Leto e il Matematico, apparentemente distanti caratterialmente in una mattina foriera di presagi "avanzano nel tempo, come se ogni passo li portasse in direzioni opposte".  Ma siamo certi che "tempo e spazio non siano inseparabili?" Due anime che per l'alch

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Perché fiorire si può e si deve, anche in mezzo al deserto Giacomo Leopardi @Twitty75011851 #VersiEFoto  #CasaLettori  Grazie 

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Vegliai le stelle vivide nei pelaghi del cielo Dino Campana #CasaLettori  #VersiEFoto  Grazie a @rebeccaabdu 

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Cerchi che si tendono sempre più Ampi sopra le cose è la mia vita Rainer Maria Rilke #CasaLettori #VersiEFoto  Grazie a @greenone786