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Visualizzazione dei post da luglio, 2018

"Icarus: Ascesa e caduta di Raul Gardini" Matteo Cavezzali minimumfax

"Questa non è un'inchiesta giornalistica. Non è un romanzo. Non è una drammaturgia o una sceneggiatura. Ma è tutto questo insieme". "Icarus: Ascesa e caduta di Raul Gardini, edito da minimumfax, è molto di più. È un viaggio nella storia più tormentata d'Italia, quella che si è voluta insabbiare perchè troppe sono le complicità tra Stato e poteri forti. È luce di verità su una imprenditoria malata, che rapace domina, controlla, crea alleanze anche illecite, rende sudditi giornalisti e politici. È la rivelazione degli intrighi mafiosi che dalla Sicilia con le loro radici avvelenate si insinuano nel tessuto nazionale e internazionale. "Sul caso Gardini ci sono verità che non sono mai emerse." Un suicidio con troppi buchi neri che il giornalista Matteo Cavezzali ripercorre mantenendo quella distanza emotiva necessaria a non inquinare i fatti. Lo scrittore continua ad interrogarsi sul percorso da intraprendere e in questo costante incontro c

"Senti la sua paura" Peter Swanson Einaudi Stile libero

"S enti la sua paura": entri dentro quel circolo vizioso che trasforma ogni pensiero in un gigantesco, indefinibile incubo.  Peter Swanson è un maestro nel circoscrivere e rappresentare l'ansia provocata da uno stress post-traumatico. Se non avete letto questo poliziesco labirintico, pubblicato da Einaudi nella collana Stile Libero, congegnato con una precisione di pezzi ad incastro, fatevi tentare.  Ogni personaggio può pericolosamente attrarre verso il precipizio di problemi irrisolti. È liberatorio osservarne le manie con una lente di ingrandimento, vederli agire spinti da impulsi indomabili. Kate e la sua fame di pace, Corbin con troppi segreti, Alan e la timidezza di sguardi furtivi, rubati all'intimità altrui costituiscono tratteggi di personalità fragili, invischiati in un passato remoto che li schiavizza. I fatti accelerano con colpi di scena che il lettore non si aspetta e in questa continuo, ripetuto movimento narrativo centrifugo le pagine scorron

"Impressioniste" Martina Corgnati Nomos

L'arte come affrancamento di genere: Martina Corgnati, direttrice della Scuola di Beni Culturali di Brera, con "Impressioniste", colma "un vuoto bibliografico" e attraverso una ricerca appassionata restituisce visibilità e voce a quattro artiste che hanno "raccontato le irripetibili combinazioni di luce e forme, di colori e di segni".  Apprezziamo "il linguaggio pittorico soffice e disarticolato" di Berthe Morisot, la immaginiamo emozionata mentre espone alla prima mostra degli Impressionisti, delusa per le pesanti critiche.  "Cosa se ne fa uno delle regole? Niente che valga la pena." In queste parole si concentra il pensiero e la determinazione di una grande artista. Eva Gonzalés, fiera, ambiziosa, allieva di Chaplin e di Manet, riesce ad acquisire timbri cromatici personali. In "Il sonno" la fluidità delle pennellate restuisce sacralità all'universo onirico. Di Marie Bracquemond conosciamo le difficolt

L'educazione Tara Westover Feltrinelli

"Siamo tutti più complessi dei ruoli che ci assegnano le storie." Possiamo provare a far riemergere ricordi, scomporre ferite, disarticolare il passato. Resta sempre in profondità quel non detto, quella cancrena avvelenata da bugie che si è radicata come viluppo inseparabile, amaro. In "L'educazione", edito da Feltrinelli, tradotto in 25 paesi, è proprio la sostanza magmatica, gommosa, nascosta, che viene alla luce. Nel raccontare la storia di Tara, figlia di mormoni integralisti, c'è l'urgenza di spogliare infanzia e adolescenza dalla patina di omertà. Silenzio involontario, protettivo, rete che stritola e impedisce di crescere. Il romanzo autobiografico, ambientato nello stato dell'Idaho, che significa "perla delle montagne", racconta l'arte di arrangiarsi per sopravvivere.  Un'America abbrutita da lavori umilianti in contrapposizione al fascino dei College più prestigiosi. La Westover non scrive il solito, ba

"La ragazza con la Leica" Helena Janeczek Guanda

La letteratura può fare miracoli. È quello che succede leggendo "La ragazza con la Leica", premio Strega 2018, edito da Guanda. Si sarebbe persa la memoria di Gerda Taro, prima reporter di guerra, figura di spicco nella emancipazione della fotografia.  Lo scatto diventa racconto, voce di tragedie immani, scarnificazione del senso tremendo, violento, inenarrabile della guerra. Helena Janeczek impiega anni di ricerca, visita i luoghi, studia i personaggi che ruotano intorno alla sua protagonista. E finalmente scrive.  Lo stile è asciutto, giornalistico. Lascia fuori ogni interpretazione mitica, restituendo al lettore solo la verità.  Lo fa attraverso tre figure che diventano nuclei della narrazione, coinvolti e appassionati cantastorie. Tracciano segni, evocano episodi, in un continuo rimando spazio temporale che trasforma il romanzo in un'epopea. È il bisogno di cambiamento, quella libertà interiore che permette di "vivere a tutti i costi, ma non a og

"Inviata speciale" Jean Echenoz Adelphi

Se Jean Echenon con "Inviata speciale", edito da Adelphi, ha come obiettivo quello di sorprendere il lettore, ha raggiunto lo scopo.  Sfuggendo ad una catalogazione di genere lo scrittore passa dalla spy story all'analisi della situazione politica internazionale, alla commedia divertente con scioltezza e creatività. Sintetizzarne la trama sarebbe un grave torto al testo che dalla prima all'ultima pagina in cerchi concentrici crea una struttura complessa, apre varchi interpretativi, gioca con la suspance, intreccia più racconti. Ci si chiede come una "donna comune" possa diventare una spia capace di destabilizzare la Corea del Nord. Eccola Constance, dotata di un fascino discreto, soggetto e oggetto del contesto. Non è un'eroina e per questa sua normalità diventa marchio di una nuova strategia narrativa. Il personaggio non emerge mai, è in mano allo scrittore che con arguzia ne manipola scelte e identità. Si assiste ad un cambiamento continuo
Giampaolo Simi, scrittore, giornalista e sceneggiatore, fra gli autori italiani pubblicati in Francia nella “Série Noire” di Gallimard, ha vinto il Premio Scerbanenco con “Cosa resta di noi” e il Premio letterario Chianti con “La ragazza sbagliata”, entrambi pubblicati da Sellerio. Anche in “Come una famiglia” non manca l'elemento sorpresa. È come se volesse demolire il bisogno di certezze Quanto è cambiato il suo protagonista, Dario Corbo, nell'ultimo romanzo? Dario Corbo è un giornalista che aveva smesso di cercare i fatti e interrogarsi su di essi, come il suo lavoro gli avrebbe imposto. Da quando quel lavoro lo ha perso, la vita lo costringe beffardamente a fare inchieste. Talvolta intime e durissime, come questa. Da una parte ritrova il gusto, anche angoscioso, del dubbio come metodo per arrivare alla verità. Dall’altra scoprire la verità, che non esiste per piacere a noi, lo rende sempre più cinico e, talvolta, spregiudicato.  Ha la capacità di non lasciare mai

"Giorni tranquilli a Clichy" Henry Miller Adelphi

"Montmartre è apatica, pigra, indifferente, con un'aria trasandata e consunta".  Henry Miller in "Giorni tranquilli a Clichy", edito da Adelphi e tradotto da Katia Bagnoli, rivive l'esilio volontario a Parigi, quel bisogno frenetico di assaporare la vita. Il suo alter ego, Joey, ci trascina in una città che esprime la vertigine della scoperta, della vitalità.  Nei caffè, nelle strade, nelle stanze del piacere è impressa la magia dell'incontro, della carnalità voluttuosa. Lo scrittore non reprime la sua sensualità, la rielabora in immagini crude, infrangendo ogni tabù. Ci mostra l'essenza del desiderio, fiamma che arde e che nella congiunzione dei corpi raggiunge l'apice della conoscenza. Insieme a Carl, amico e complice, esplora "quel livello pericoloso dove, per felicità e meraviglia assolute, uno ritorna allo stato originario". Ripartire dalla purezza di un istinto che è creazione e innovazione. Provare a "lasci

"Il fabbricante di storie" Cecilia Scerbanenco La nave di Teseo

Cecilia Scerbanenco in "Il fabbricante di storie", edito da La nave di Teseo, sceglie di "far parlare il padre, tralasciando testimoni più o meno affidabili e leggende varie". Ne ŕicompone la personalità attraverso le opere, le lettere, "i materiali inediti". Non la solita biografia ma l'accorato saluto ad un padre, il bisogno di ricucire insieme ombre e luci dell'Uomo. Nelle pagine prevale l'attenzione ai moti dell'anima, alla infinita solitudine, alla ricerca di uno stile innovativo. Lo sguardo malinconico di nonna Leda, gli anni del fascismo, la difficoltà nell'affermarsi: piccoli scorci suggestivi che ci regalano il letterato fiero, intransigente, innamorato della parola scritta. "Gli uomini guardano alle grandi cose, costruiscono le città naviganti". Mentre Giorgio si sofferma sul dettaglio, sulla scelta del fonema.  Quella sua capacità di osservare la realtà da più punti di vista lo porterà al noir, dove trove

"Con Maria Attanasio

Dai colori accesi delle ceramiche di Caltagirone, presenti già nel neolitico, Maria Attanasio, poetessa e scrittrice siciliana, ha attinto per ricomporre il passato della sua isola. Dopo un attento e scrupoloso studio delle fonti ha scelto di farsi voce di personaggi dimenticati dalla Storia. “La ragazza di Marsiglia”, (Sellerio editore), finalista al Premio Rapallo, è un cesello letterario realizzato in sette anni.  Leggendo il suo ultimo romanzo ho pensato a “Concetta e le sue donne”. (pubblicato da Sellerio editore 1999, ma sempre attuale)  Un omaggio ad una “capopopolo e protofemminista”. Concetta La Ferla ha fermezza nel contestare l'appiattimento politico del Partito Comunista. Quanto si riconosce nel personaggio? Concetta non è un personaggio, ma entra in prima persona in questo libro. Raccontandosi, raccontandoci; la narrazione di  una  profonda condivisione, d’azione e ideale, che tra la fine degli anni sessanta e l’inizio del settanta,  ci ha vis

"Sognando Babilonia" Richard Brautigan minimumfax

"Penso che la fortuna sia come la marea. Quando monta, monta." "Sognando Babilonia", pubblicato da minimumfax e tradotto da Pietro Grassi, è il ritratto ironico e amaro della vera America. Quella dei perdenti, sognatori, marginalizzati da un potere che li vuole fuori dalle luminarie abbaglianti, dai luccicanti e aleatori palazzi dove tutto funziona. Protagonista è C. Card, antieroe fiero di esserlo, scanzonato inventore di un sogno al contrario, dove vince la creatività e la fantasia.  Detective maldestro si avventura nel territorio del noir, dando una spallata al genere, creando una contro voce che finalmente restitituisce all'uomo la possibilità di fallire. Richard Brautigan, dopo averci commosso con "American Dust", in questa riuscita prova narrativa riesce a raccontare il nostro bisogno di uscire dalla prigione della routine.  Realizza un personaggio che ci rappresenta, capace di inventare un mondo parallelo. Non è casuale che la sua

"Il cantante nella notte" Olja Savičević L'asino d'oro

Mentre la ragnatela della dimenticanza tesse una trappola impalpabile, lasciando un esanime corpo vuoto di ricordi, Naranča Peović, voce narrante di "Il cantante nella notte", edito da "L'asino d'oro", ha bisogno di evocare il passato. Il suo viaggio attraverso la Dalmazia è l' accorato urlo di chi sta per precipare nel gelo di un presente senza colori. La sua è ricerca di un amore, furioso, sensuale, liberatorio vincolo impregnato di giovinezza. Cerca le tracce di Slavuj, uomo che ha saputo cantare con lei la libertà, quella libertà intravista e mai raggiunta in un paese eternamente in guerra. I Balcani diventano metafora dell'odio e del conflitto, mentre le case scrostate sono simbolo della sconfitta dell'umanità. Olja Savičević torna al tema dello spaesamento già accennato in "Addio, cowboy", lo fa con una consapevolezza nuova. Per lei la scrittura è esercizio di stile, interazione di prosa e poesia, cammino di sperimentaz

"Il mio romanzo viola profumato" Ian McEwan Einaudi

"Ho rubato una vita e non intendo restituirla. Siate liberi di considerare le poche pagine che seguono come una confessione". Due scrittori inseparabili, legati dalla smania di scrivere, cercano nelle parole l'essenza dell'esistenza. Cosa succede se uno dei due si appropria del manoscritto dell'amico? "Il mio romanzo viola profumato", edito da Einaudi, è un divertente racconto che ha come nucleo centrale la crisi di identità, la paura di non essere all'altezza delle aspettative. Eccellente riflessione sulla dualità del narratore, sospeso tra la rappresentazione del proprio se e l'incapacità di coglierne tutte le sfumature. Il romanzo diventa sfida costante, ossessione di realizzare l'opera immortale. Bisogno di superare i confini del presente e attraverso la scrittura definirsi, costruirsi una corazza indistruttibile, esserci sconfiggendo il tempo. Il racconto è accompagnato da un'analisi sociologica e storica dell'io. Ian M

L'ospite Giorgio Faletti Einaudi Stile libero

Forse possiamo cambiarla ma è l'unica che c'è Questa vita di stracci e sorrisi e di mezze parole"  "Signor tenente" presentata al Festival di Sanremo del 1994, fece conquistare a Giorgio Faletti il secondo posto nella classifica finale.  Parole che ci hanno accompagnato come una sfida che l'autore continua a lanciarci. La sua scomparsa, il 4 luglio del 2014, ha spento la luce di una creatività smaniosa, sempre sulle tracce di una sperimentazione musicale, artistica e letteraria. Quell'ironia spontanea, che ha saputo ritrarre gli inciampi e i difetti della nostra Italia, si ritrova, celata tra le righe in "L'Ospite", pubblicato da Einaudi Stile Libero. La struttura dei 2 racconti si differenzia nello sviluppo del noir che solo in "Per conto terzi" ha la linearità del genere narrativo. Entrambi convergono verso una lettura che attinge al fantastico, all'ineffabile presenza del soprannaturale. Già in "Io ucci

"Il purgatorio dell'angelo" Maurizio De Giovanni Einaudi Stile Libero

"I peccati sono un fardello di cui non ci si libera con facilità." Si aggrappano ingombranti, chiassosi, devastando la coscienza. Maurizio De Giovanni in "Il purgatorio dell'angelo", edito da Einaudi Stile Libero, con un noir di raffinata fattura, sconfina nel territorio dell'anima. Luogo che può diventare prigione se viene sepolto dal silenzio.  L'omicidio di un sacerdote è solo il pretesto per regalarci una profonda riflessione sulla colpa e sull'oblio. Insieme al commissario Riccardi conosciamo il rimorso, faticosa e insopportabile condanna. Lo scrittore ha la capacità di rendere visibili gli angoli oscuri, gli anfratti che la memoria tende a celare. Insegue i nostri incubi, li spezzetta, prova a riordinarli seguendo una tattica di aggiramento dell'ostacolo. Mentre ci attira nella perfetta rete di una trama che dice e non dice, sa che non abbiamo scampo: è tempo della Verità. Per Maione, per la bella e seducente Bianca, per Enri

"Una frase, un rigo appena" Manuel Puig Sur

Un intreccio di voci femminili si alternano disarticolando la trama di 'Una frase, un rigo appena" pubblicato da SUR. Romanzo rivoluzionario per stile e impostazione narrativa, anticipa la sperimentazione letteraria dell'America Latina.  Intorno alla figura del giovane Juan Carlos, morto prematuramente per tisi, si costruisce una leggenda. A comporre la sua personalità solo frammenti, lettere, ricordi in un'accavallarsi di suggestioni sceniche. Con Manuel Puig si respira aria di libertà ideativa. Nelle frasi che sembrano infinite, nella mancanza di punteggiatura, nei dialoghi pungenti c'è l'urgenza della scrittura che deve comunicare velocemente sensazioni.  È come se scorresse una pellicola dai colori accesi, immagini di un documentario che ha come soggetto l'Uomo comune. Sono le donne, la sorella, la madre, le numerose amanti a ricamarne i contorni. Tutte legate dal delirio d'amore, follia che cela la verità, fa esplodere il desiderio, anima

Anteprima di "La famiglia Aubrey" di Rebecca West Fazi Editore

Su gentile concessione di @Fazieditore sfogliamo in anticipo "La famiglia Aubrey" di Rebecca West  In libreria il 5 luglio 2018 Capitolo I Ci fu una pausa così lunga che mi chiesi se mia madre e mio padre avrebbero mai più ripreso a parlarsi. Non temevo davvero che avessero litigato, solo noi bambini litigavamo, ma piuttosto che fossero caduti preda di un incantesimo. Poi papà disse esitante: «Mi spiace molto cara». Mamma rispose prima ancora che lui finisse la frase: «Non importa, purché questa volta vada tutto bene». «Certo, sono sicuro che andrà bene», disse papà. La sua voce assunse un tono di scherno. «Credo di essere in grado di fare quel che mi viene chiesto. Dovrei essere in grado di dirigere un piccolo quotidiano locale». «Oh, mio caro Piers, so che il lavoro non è degno di te», disse mamma con calore, «però è una tale benedizione, siamo così fortunati che il signor Morpurgo sia il proprietario del giornale ed è molto carino da parte sua ave