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Visualizzazione dei post da 2015

Di Questo Amore non si deve sapere

Ritanna Armeni presenta #DiQuestoAmoreNonSiDeveSapere @pontellegrazie Leggere un libro è un incontro, scriverlo anche. Gli incontri possono casuali. Il mio incontro con Inessa è stato un incontro causale. E anche un colpo di fulmine. Mi sono imbattuta in lei per caso. Volevo scrivere un libro sugli amori a sinistra, l’ho incontrata a fianco di Lenin e ne sono rimasta stregata. Mi piaceva la sua vita senza recinti: Rivoluzionaria convinta era madre amorosa e amatissima di cinque figli. Devota alla Causa e a Lenin teneva alla sua libertà e ai suoi sentimenti. Ricca, non aveva temuto la povertà ed era morta povera. Era stata una buona moglie, ma aveva praticato e teorizzato il libero amore. Aveva relazioni in tutto il mondo e le piaceva la solitudine. Amava Lenin ed era davvero amica e compagna di sua moglie. Era una donna legata all'utopia del mondo nuovo, ma anche una dirigente politica mediatrice e realista. E’ stata una rivoluzionaria fino all'ultimo, ma era c

Pietro Vaghi racconta #ScrittoSullaMiaPelle @salanieditore

Perché la voce di Stefano risuona tra la pelle e il cuore Perché per credere a 16 anni nell'amore per sempre bisogna essere dei pazzi o degli eroi Perché Elisa non sa di avere un segreto ma ha bisogno di raccontarlo Perché Paolo è solo un bambino ma è lo specchio delle nostre paure Perché la storia di Stefano si legge tutta d’un fiato, a 15 anni ma anche a 45. E persino a 70 Raccontare l'adolescenza non è facile. Ci riesce l'esordiente Pietro Vaghi interpretando lo stato d'animo, le paure e le conflittualità di Stefano ed Elisa. Leggendo #ScrittosullaMiaPelle ci si interroga sul valore delle parole. Quanto può essere complicato sentirsi normali a 16 anni? Quali vuoti affettivi ed emozionali bisogna affrontare per sentirsi adulti? Che ruolo ha la figura materna e quanto l'amore è reinvenzione del reale? Sullo sfondo Genova e il suo abbraccio, una metafora di radici Complimenti allo scrittore
@stefaniaauci racconta a @CasaLettori #Florence @BaldiniCastoldi Innanzi tutto, grazie a Marianna Patti e a Casa Lettori per la stima che mi avete dimostrato sin da quando Florence ha fatto il suo esordio in libreria. Per me che vengo dal web è molto bello e importante sentirmi apprezzata da quei lettori che mi hanno conosciuto già attraverso le mie esperienze di blogger e attraverso twitter. Florence viene presentato come un feuilleton, definizione che sembrerebbe dispregiativa ma non lo è affatto: i feuilleton erano i romanzi a puntate pubblicati sulle riviste nella Londra Vittoriana, ed erano capaci di appassionare decine di migliaia di lettori. Volete il nome di un autore a caso? Charles Dickens.  Chi li leggeva poteva riconoscere luoghi e contesti, emozionarsi per le situazioni, appassionarsi alle vicende dei personaggi, poiché spesso si trattava di romanzi corali. Per cui, date queste premesse, sì: Florence è un feuilleton scritto da una signora (signora… si fa per
@igiabas racconta #Adua a @CasaLettori @GiuntiEditore 1) perché racconta una fase della storia italiana che spesso si vuole colpevolmente dimenticare. 2) Per sentire da vicino il profumo di Canella e cardamomo della Somalia prima della guerra civile. La Somalia negli ultimi anni è diventata sinonimo di inferno, caos, anarchia di sangue. tutti pensano a lei come alla parola guerra. Somalia fa paura. Ma non era sempre così. Era un paese bellissimo e solo lì a notte fonda le stelle sembravano noci. 3) per scoprire che l'italiano è una lingua contemporanea, che può ospitare altre lingue al suo interno (nel caso di Adua il somalo) senza tradirsi. Una lingua spugna che assorbe, ma non cambia forma. Ed è così attraverso questa lingua duttile che Dante può conversare con l'Oceano Indiano. 4) Perché ci sono tanti animali. A partire dall'elefantino che ascolta la storia. 5) perché i migranti non sono cifre, ma persone. Il tempo si dilata oscil
Andrea Tarabbia racconta a @CasaLettori #IlGiardinoDelleMosche @ponteallegrazie                                                                                                                                                                       1) Perché racconta il "lato oscuro", e lo fa da dentro. 2) è un romanzo, e insieme un'indagine sul potere e la solitudine. 3) racconta il crollo di un'idea e di un'illusione, ma lo fa da un punto di vista inaspettato. 4) è un romanzo che chiede molto al lettore ma, spero, qualcosa dà, sia dal punto di vista letterario che da quello umano. 5) Chikatilo è un uomo lontano, troppo diverso da tutti noi: eppure, in qualche modo, la sua vita ci riguarda. Fin dalle prime pagine #IlGiardinodelleMosche entra nelle nostre vite. Con ritmo incalzante offre la confessione di un vinto, incapace di gestire la rabbia e il fallimento. Ascolteremo le sue ossessioni, paure, umiliazioni. Quanto
@SopravviviMi racconta a @CasaLettori #CheLibroMiMettoOggi @EBibliografica Cinque ragioni per leggere Che libro mi metto oggi? - Editrice Bibliografica Marta Elena Casanova Ora Che libri mi metto oggi? è anche Blog : www.chelibromimettooggi.blogspot.it 1- Che libro mi metto oggi? E' un piccolo volume comodo da portare in giro , scorrere e riprendere quando se ne ha voglia. Non è un romanzo, non si perde il filo della trama; qui le trame sono tante: quelle dei libri e quelle dei tessuti, e il tutto si mescola.  Ogni volta che si ha intenzione di leggere ( o rileggere) un classico, questo pamphlet può dare la giusta ispirazione. Ugualmente, se non  si sa cosa indossare per la nuova stagione alle porte, magari ci si dimentica di avere tutto quanto nell'armadio, o invece  c'è qualche pezzo che proprio manca, qui si possono riprendere idee e stili. 2- E' un volume giusto per chi ama la lettura e conosce poco la moda. 3- E un volume giusto per chi ama
@MarsullOfficial racconta a @CasaLettori  #IMieiGenitoriNonHannoFigli @reppomauno @Einaudieditore 1) Tutti hanno genitori e tutti sono stati figli, anche se il titolo "I miei genitori non hanno figli" può trarre in inganno e far pensare a qualche forma di vita aliena autoalimentatasi nello spazio. In realtà è un romanzo che racconta quello che succede, più o meno, in tutte le famiglie. Umane, eh. 2) Leggerlo perché dentro ci trovate molti errori che facciamo tutti, genitori o figli che siamo. 3) È una commedia e fa ridere, in Italia quanti libri fanno ridere? Andiamo! 4) Perché è in parte autobiografico e farsi i cazzi di qualcuno è sempre divertente. 5) Perché è un libro sul peso che l'amore proietta sui rapporti genitori-figli, dove si sbaglia col pilota automatico ma c'è sempre tempo per rimediare.  Una scrittura esplosiva dove ogni lettore si ritrova e riesce a rileggersi divertendosi. Protagonista è il non detto, l'incapac
@rossanacampo racconta a @CasaLettori #DoveTrovereteUnAltroPadreComeIlMio @ponteallegrazie Uno. Ho sempre scritto romanzi partendo da mie esperienze, mi sono raccontata indossando le maschere di alter ego letterari. Questa volta volevo scrivere qualcosa senza filtri, volevo togliermi tutti i vestiti, mi sono accorta che è venuta via anche un po’ di pelle. Due. È la storia di me bambina e di lui, Renato, mio padre. E di me donna, e ragazzina che ha avuto a che fare con uomo molto speciale, un uomo vitale, libero e sofferente, allegro e inaffidabile, un uomo che è stato il meglio e il peggio che mi potesse capitare, riunito insieme. Ho messo le mani in un territorio difficile da affrontare, a volte è stato come maneggiare dei pezzi di vetro; ma come lettrice ho spesso cercato questo nei libri che leggevo, la sensazione che lo scrittore, la scrittrice mi stesse raccontando qualcosa non facile da dire, qualcosa di non accomodante, capace di portarmi nelle profondità
Benedetta Bonfiglioli racconta a @CasaLettori #TutteLeCoseLasciateAMetà @edizpiemme Ho scritto una storia d’amore, di tanti amori, che per me sono le uniche storie che vale davvero la pena di leggere perché l’amore è l’unica cosa che conta, che salva. Tutte le cose lasciate a metà è raccontato da due voci, ed è bello, perché gettano un ponte tra due generazioni trovando sul fondo delle cose una verità comune. Le due voci raccontano due storie diverse, ed è bello, perché annullano le distanze così che ciascuno si riconosca uomo, donna, adolescente innamorato e spaventato dalla vita, a prescindere dall’epoca in cui ha vissuto e vive. Tutte le cose lasciate a metà racconta la storia di un’estate e di mille estati, ed è bello perché in un pomeriggio come questo, grigio e umido, io ho voglia di sole e giornate lunghe e di piedi sull’erba della mia terra, l’Emilia, che è verde, piatta, accogliente, e come ha accolto mille volte me, così fa con le mie protagoniste. È una storia
@gine_vra racconta a @CasaLettori #LaQuestionePiùChealtro @nottetempoediz - Non ci sono vampiri e nessuno pratica il bondage - C'è chi si ammala e chi invecchia - Si studia si lavora e si guarda la tivù - Finisce circa come la vita - Ciononostante provoca il riso, voci di corridoio sussurrano addirittura di risate grasse Sogno e realtà in un intersecarsi di lampi letterari. Ricerca di quella verità profonda che può travolgere e riscrivere i sentimenti. Ritmo che fa da sfondo ad una geografia dell'anima. Luoghi ricomposti con creatività espressiva. Acque,valli, città fusi da un abbraccio che stritola soffocando.  Innovazione linguistica dove la parola è tagliente, immaginifica,visionaria. Entrare con l'autrice nella poliedrica quotidianità di una generazione, percepire il senso di smarrimento, riconoscere vibrazioni emotive, correre verso mete immateriali. #LaQuestionePiùCheAltro ...scopritela da soli
@Bettibu7 racconta #LaResistenzaDelMaschio @nneditore a @CasaLettori 1 La resistenza del maschio è un libro scritto con cura, stampato con cura, confezionato con cura. È bello anche da tenere tra le mani. L’ha pubblicato NN, un editore indipendente che per il momento non ha fatto concessioni al mercato della banalità, ed è sostenuto dai librai “resistenti”, quelli che dicono sempre la verità. 2 La sua autrice non esprime giudizi e prova a guardare i maschi da un altro punto di vista (a volergli bene, anche). Perché siamo in un momento in cui è necessario cominciare a ragionare sui cambiamenti in corso negli uomini e sui modelli di riferimento che stanno mutando. 3 È un libro che il lettore riscrive mentre lo legge. Aggiunge parti e modifica visioni a seconda della sua esperienza personale. 4 Ogni lettore (sono sicura) conosce un pezzetto della storia che viene raccontata e qualsiasi emozione generata (positiva o negativa oppure entrambe) non può che essere
#CaterinaLaMagnifica raccontata a @CasaLettori Lia Celi Andrea Santangelo @UtetLibri I 5 MOTIVI PER LEGGERE CATERINA LA MAGNIFICA Questo lavoro a quattro mani è la dimostrazione di come la Storia non sia noiosa, leggendo il libro, infatti, si possono immagazzinare nomi, date ed eventi senza alcuna difficoltà, addirittura divertendosi e incuriosendosi. Molti lettori ci hanno detto che dopo Caterina hanno deciso di riprendere in mano gli studi di storia perché desiderosi di approfondire alcune tematiche. Bello, no? Parte del merito va all’argomento affrontato, oltremodo interessante, ma il resto è da attribuire alla grande curiosità storica che caratterizza e accomuna i due autori. Attraverso il ‘500 arriviamo a meglio comprendere la nostra epoca in tutte le sue contraddizioni e grandezze. Nasce la modernità e seguendo la sua evoluzione giungiamo ad analizzare molto più consapevolmente la nostra contemporaneità. Ricordandoci la nostra grandezza di un tempo: ques
@gabriellagenisi presenta a @Casalettori #SpaghettiallAssassina @Sonzogno 5 motivi per leggere Spaghetti all’Assassina. Perché se quest’estate non hai fatto le vacanze in Puglia, in questo libro ne ritrovi le atmosfere. Perché se non ti piace l' ondata di chef che impazza un po’ dovunque, qui ne ammazzano uno. Perché è un giallo dai tanti colori. Rosso rosa noir azzurro.. E poi è divertente Perché il Commissario Lolita è un personaggio unico nel suo genere e non potrai che innamorartene. Che tu sia un uomo oppure una donna Perché è un libro che mette appetito dalla prima all’ultima pagina. E alla fine potrai ricominciare dalle ricette tipiche. Magari in cucina. Leggendo #SpaghettiAllAssassina incontrerete il commissario Lolita Lobosco, donna dalle mille sfaccettature: affascinante, inquieta, briosa e cuoca sopraffina. Con lei vivrete un'avventura condita di trepidazione, passione e divertimento. Vi porterà in giro per una Bari insolita, fanta