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Visualizzazione dei post da 2022

"A letto nel Medioevo" Chiara Frugoni il Mulino

  A letto nel Medioevo" Chiara Frugoni il Mulino "Rìspetto alla Francia dove è privilegiato il letto con cortine e cielo di stoffa, in Italia, a meno di non essere davvero molto ricchi, nel XIV secolo un buon letto è fatto di un solido legno ed è circondato da cassapanche, senza che vi sia alcuna protezione in tessuto, soprattutto sopra la testa del dormiente. Al massimo possiamo trovare una tenda scorrevole su anelli infilata a un bastone fissato ai lati delle pareti, come per esempio nella Nascita di Giovanni Battista in un messale miniato a Firenze nella prima metà del XIV secolo." "A letto nel Medioevo Come e con chi", pubblicato da il Mulino, è uno scrigno prezioso. Un viaggio interattivo all'interno di un periodo storico che svela abitudini e condizioni sociali. Un secolo oscuro illuminato da uno sguardo trasversale molto originale. Non il solito trattato di nozioni ma la rivisitazione critica della struttura civica, dei gusti, di quei dettagli minuzi

"Canta ancora, ragazza" Jacqueline Roy Giulio Perrone Editore

  "In reparto, la cosa che più mi manca di casa è la pace. Buffo, visto che mi hanno messa in reparto proprio perché facevo rumore. Ma nel reparto C non ci sono suoni felici. Solo le chiavi che tintinnano quando le infermiere aprono e chiudono le porte. O i pazienti giovani che piangono perché vogliono tornare a casa. Sono di quei suoni che devi sforzarti di non ascoltare. I suoni che piacciono a me sono quelli che ti rallegrano, quelli che ti commuovono l'anima." Ambientato a Londra negli anni Novanta, "Canta ancora, ragazza" arriva in libreria pubblicato da Giulio Perrone Editore che inaugura una nuova stagione letteraria. Della "Blanck Britain sappiamo poco. È un filone culturale che riemerge dall'oblio grazie a Bernardine Evaristo che ha come obiettivo la correzione "di pregiudizi storici dell'editoria britannica" che da sempre ha trascurato "le élite bianche all'Accademia più ortodossa." Protagoniste sono due donne nere
  "Nuoto libero" Julia Otsuka Bollati Boringhieri  "   Quasi sempre, in piscina, riusciamo a lasciarci alle spalle i problemi della terraferma. Pittori falliti diventano eleganti ranisti. Professori precari fendono l'acqua come squali, a velocità mozzafiato. La direttrice del personale fresca di divorzio afferra una sbiadita tavoletta di polistirolo rosa e scalcia impunita." Lasciarsi andare, dimenticare il presente, allentare le tensioni. Entriamo anche noi nella piscina sotterranea, ci muoviamo con  una ritrovata armonia. Corpo e mente si congiungono, le sinapsi si attivano. Accanto a noi una comunità che condivide lo stesso spazio e l'identico bisogno di pace. La prima persona plurale sottolinea un'appartenenza temporanea. Ci guardiamo senza percepire imperfezioni e ansie. Ognuno ha i suoi orari, le sue piccole abitudini. Ci colpisce Alice, non più giovane. In lei rivediamo qualcosa di familiare. In questa perfezione geometrica si insinua una crepa. P
  "A Roma" Giorgio Ghiotti Giulio Perrone Editore  "La poesia, come la vita, è l'arte dell'incontro."   Le parole di Vínicius de Moraes, scelte come esergo di "A Roma", pubblicato da Giulio Perrone Editore nella Collana Passaggi di dogana, rendono perfettamente il senso del testo. Sarà la poesia a farci da compagna in questo viaggio per le vie della Capitale. Una insolita passeggiata che ci permette di conoscere luoghi insoliti, quartieri e strade, ville e baracche. Roma illuminata dal sole nei versi di Pasolini, la targa che ricorda la presenza di Giorgio Caproni, il cimitero di Verano dove riposa Gianni Rodari.  "L'irriverente e benedetta autoironia" di Valentino Zeichen, le passeggiate di Jolanda Insana a Villa Borghese, la storica libreria editrice Empirìa, la stanzetta di Elsa Morante al Testaccio, l'appartamento luminoso di Amelia Rosselli dietro piazza Navona: un album di foto che scandiscono i cambiamenti sociali e cultura
  "Versi di libertà" Maria Grazia Calandrone Mondadori "La notte mi chiede chi sono Sono il suo segreto inquieto Profondo e nero Sono il suo mutismo ostinato Ho velato la mia essenza di silenzio Avvolto il mio cuore di dubbi Sono qui accigliata a scrutare E i secoli mi chiedono  Chi sono? Le parole dell' irachena Nāzik al Malā ika  rappresentano la ricerca di una identità fisica e culturale. Stigmatizzano il percorso che seguiremo leggendo "Versi di libertà", pubblicato da Mondadori. Difficile definire la raccolta poetica perché tante sono le sfumature mentali, ambientali, stilistiche. Ogni autrice segna il suo percorso con fonemi autonomi, forti, liberatori. Anche quando il tormento è compagno la scrittura si rivela nella sua purezza. Traccia un segno profondo, esprime emozioni e sensazioni. Il corpo e l'anima, il rapporto con l'altro, la forza della ribellione, il senso di inadeguatezza, il sogno e la realtà, le illusioni e le chimere, l'amore
  "Il peso delle parole"  Pascal Mercier Fazi Editore "Scrivere non crea uomini nuovi. Ma produce chiarezza e comprensione. O perlomeno la loro parvenza. E quando si è fortunati nell'inventare le parole, è come un destarsi a se stessi e allora nasce un tempo nuovo: il presente della poesia."   L'esergo di "Il peso delle parole", pubblicato da Fazi Editore, tratto da "O tempo da poesia" di Pedro Vasco De Almeida Prado, è la perfetta sintesi di una prova letteraria di altissimo livello intellettuale. È anche il percorso di rinascita compiuto dal lettore, irretito da un universo dove il fonema è protagonista assoluto. Ci si sente immersi nelle acque ancestrali del desiderio dove le porte delle possibilità sono tutte spalancate. Dove il linguaggio rappresenta l'essere umano, lo contraddistingue, lo rende divino. Dove non esistono barriere linguistiche e partendo dallo studio degli idiomi si arriva alla conoscenza profonda dell'univers
  "Un inverno freddissimo" Fausta Cialente Nottetempo Editore  "Un tenue bagliore alla curva dell’orizzonte annunciava il giorno autunnale che stava per levarsi sulla città avvolta nelle sue nebbie fluttuanti. Durante la notte esse avevano persistentemente celato le stelle nel cielo spento e chiuso, ma adesso l’orlo di luce diventava a poco a poco una striscia luminosa sempre più larga, una vaga fosforescenza che lentamente dilagava e si spandeva."   L'incipit di "Un inverno freddissimo", pubblicato da Nottetempo Editore, ha due elementi simbolici che si ripresentano nel corso della narrazione. La nebbia e la luce si contrappongono in una rappresentazione plastica di un tempo storico. Il 1946 è anno di ricostruzione ma è anche tempo della memoria. Si oscilla tra il desiderio di andare avanti e il bisogno di non disperdere il ricordo. Tante figure sembrano incastonate all'interno del testo come baluardi di quelle macerie non solo materiali. La soffi