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Visualizzazione dei post da 2019

"Noi, il ritmo" Davide Rondoni La nave di Teseo

"Poetare, danzare. Una questione di spostamento dell'equilibrio verso l'abisso. Verso il limite. Là è il nostro vero posto." Traversare il mondo trasformandosi in navi che sanno accogliere il dolore. Svuotare il corpo dagli inciampi di una fisicità imprigionata in schemi voluti da altri. Essere nulla, sprofondare senza timore nelle pozze del mistero, ricomporre la direzione del reale. Partorire un linguaggio che non sublima e non mitizza. Uscire dal cerchio ossessivo di una falsa libertà.  "Noi, gli altri", edito da "La Nave di Teseo", è contaminazione di generi letterari riuscendo a conciliare il diario, la lettera, i riferimenti bibliografici, la filosofia e l'antropologia. È il ritmo che ritrova il suo spessore, è illuminazione e umiliazione, diversità che si fa valore. Unione e dispersione di immagini, visione che incendia i sensi, figura che si trasfigura. "Io credo che l'io umano sia sempre stato uno sciame,

"I quaderni Fandango Scrittura creativa" Fandango

Con "I quaderni Fandango", pubblicati dall'omonima casa editrice, ci si diverte a ripercorrere la vita e le opere di 20 scrittori che hanno segnato il nostro percorso letterario. Con James Joyce visitiamo Dublino e scopriamo che "nel particolare è contenuto l'universale." "Dobbiamo scrivere pericolosamente": è questa la spinta intellettuale che portò all'Ulisse, "opera che ha scardinato le regole classiche dello stile". In Virginia Woolf apprezziamo "la lingua intensamente lirica" e sentiamo l'urgenza di rileggere "Orlando", un mix di biografia storica satirica e di analisi dei ruoli di genere". Percepiamo i dubbi di Frank Kafka e ci confrontiamo con "l'angoscia dell'uomo moderno". Di Faulkner apprezzeremo "le narrazioni multiple", di Hemingway lo stile conciso, di Nabokov la necessità di trasformare il flusso di pensieri in parole ardenti. La sperimentazione linguis

"Julie" Don Robertson Nutrimenti

Sarà difficile dimenticare "Julie", voce narrante dell'omonimo romanzo pubblicato da Nutrimenti.  "La verità è che, credo, ho avuto la mia buona dose di caro, vecchio, maledetto dolore." Ci appare bambina in attesa di comprendere le liti tra i genitori, adolescente strappata all'affetto del padre, giovane innamorata, timorosa di lasciarsi andare. La famiglia disfunzionale viene raccontata con distacco, una distanza necessaria che percorre tutta la narrazione. La nostra protagonista sa sorridere delle storture che l'esistenza le riserva, non nasconde le debolezze, i limiti che restringono il suo mondo. Colpisce la capacità di superare la solitudine inventando personaggi immaginari, manipolando il presente come fosse creta da modellare. Non si sottrae ai giudizi all'umanità che la circonda ma lo sguardo resta quello di una ragazzina innocente. "La mia vita è stata parecchio simile a quella guerra che si stava combattendo nel dicem

"L'Italia secondo Fellini" Edizioni e/o

"Fellini è tutto nei suoi film, basta guardarli con attenzione. È proprio la loro colorata superficie piena dell'avventura e della scoperta dell'esistere e i momenti di silenzio, di sospensione, che ne fa un autore così straordinariamente italiano". La prefazione di Goffredo Fofi a "L'Italia secondo Fellini", pubblicato da Edizioni e/o nella "Collana di pensiero radicale" è un appassionato invito a cogliere l'originalità di un artista poliedrico, capace di interpretare il suo tempo attraverso le lenti cangianti di una creatività illimitata. La scelta di anticipare l'intervista con splendidi commenti di autorevoli personaggi di Cultura avvicina il lettore ad una figura che ancora resta, proprio per la sua versatilità, un enigma. Grazie a Piergiorgio Giacchè riflettiamo sulla nostalgia che "si traveste da fantasia vorace". Cogliamo le similitudini e le diversità che lo avvicinarono a Pasolini: entrambi vati di un camb

"Quasi tutto velocissimo" Christopher Kloeble Keller

"I ricordi sono i miei compagni più fidati.  Mi perseguitano perfino quando dormo, mi appaiono sotto forma di sogni. Sono sempre lì. Mi impediscono di dimenticare." Attraversare il deserto del dubbio, cercare la verità sulle proprie origini, forzare i silenzi di chi sa: "Quasi tutto è velocissimo", edito da Keller è una metafora senza tempo. È il bisogno di ritornare all'amore, quello profondo, insaziabile, doloroso perchè proibito. È la voce della devozione a chi ti è stato vicino nonostante i suoi limiti fisici e psichici. È l'intreccio di storie in un'armonia dialettica che ricompone in un unico affresco l'identità di un popolo. È la poesia di un abbraccio che supera i legami parentali, mostrando che l'affetto non è sancito da certificati di nascita. È una foto sbiadita conservata come unica testimonianza dell'esistenza di una madre. È il fuoco che brucia ma non distrugge la passione di due anime. "La verità è sempre

"Un ìntoppo ai limiti della galassia" Etgar Keret Feltrinelli

"Volevano il grazie, lo sguardo, magari un abbraccio, se quello fosse arrivato spontaneo." La necessità di ricomporre relazioni umane non mediate è una costante in "Un intoppo ai limiti della galassia" racconti pubblicati da Feltrinelli. La sorpresa arriva lenta ed è spiazzante.  È come se nella quotidianità si accendesse una luce abbagliante, una rivelazione, una nuova interpretazione degli eventi. "Si può amare senza capire". I legami affettivi vengono esplorati nella loro essenza e nel gioco delle parti tutti hanno il loro spazio. È la democrazia dei sentimenti, anche quando si arruginiscono e si trasformano in giocattoli rotti. Anche il sogno assume un ruolo fondamentale nella narrazione, a volte aiuta a svelare un dettaglio, altre è il rafforzamento di una fantasia. Etgar Keret sa coniugare con le sue arti affabulatorie la normalità alla suggestione di altri scenari. Impossibili forse, ma certamente divertenti, dissacratori, provoc

"Kentuki" Samanta Schweblin edizioni Sur

"Era quello che desiderava da anni, cambiare posto, o corpo, o mondo, cambiare qualunque cosa si potesse cambiare." Leggere "kentuki", pubblicato da Edizioni Sur, significa entrare nell'intimità dei personaggi. Ascoltarne e condividerne i dubbi, le paure, il senso di spaesamento. Percepire anche i silenzi, quelli carichi di significati. La creatività di Samanta Schweblin scuote le fondamenta della narrativa contemporanea. Si libera da ogni riferimento letterario, ridefinisce i confini del fantastico, offre una visione nuova dello straniamento. Animaletti di peluche con rotelle per muoversi e una webcam montata dentro gli occhi diventano oggetti del desiderio. Ogni personaggio crea una sua interazione ma soprattutto cerca risposte. La scrittrice entra nella psiche di tutti noi con delicatezza. Coglie i nostri limiti, racconta l'ambivalenza tra il desiderio del nuovo e il terrore di dover attraversare l'ignoto. "Tornò a posarlo sul pav

"Nessuno è come qualcun altro" Amy Hempel SEM

Gli feci un'amaca con le mani. Le mie braccia, gli alberi." In "Nessuno è come qualcun altro", pubblicato da SEM, ogni racconto delimita uno spazio narrativo che può essere letto come un breve romanzo. Ha l'intensità delle immagini, la compattezza della trama e un sottile, insolito universo fantasioso. Storie reali, frammenti di esistenza rivisitati attraverso una lente deformante. Amy Hempel ci fa vedere ciò che non saremmo in grado di notare. Quel particolare, quella gestualità, quel pensiero fugace che colorano di originalità anche i momenti più scontati. In "Un rifugio per tutti i servizi" la ripetititività della frase "mi conoscevano" diventa affermazione di identità, necessità di uscire dal buco nero dell'anonimato. "Ci siamo prese il tempo necessario." Ed è proprio il tempo diluito in piccole conche di riflessione che si fa protagonista, diventa motore di una sensibilità nuova.  La visione di "una nu

"Con un occhio aperto" Julian Barnes Einaudi

"Rari sono i dipinti che, in virtù della loro bellezza o per capacità di persuasione, ci riducono al silenzio. E quand'anche rimanessimo senza parole, non tarderemmo a voler spiegare e comprendere lo stesso silenzio nel quale siamo piombati." "Con un occhio aperto", edito da Einaudi, è un inno alla "solennità dell'arte", un approccio rivoluzionario e innovativo dove se il quadro è il soggetto, noi ne siamo corollario. Una visione che restituisce il piacere di visitare una mostra, di concedersi una passeggiata in un museo pronti a cogliere "la tensione emotiva, il fremito della vita".   Julian Barnes ci regala quel brivido, quella comunicazione che non è solo percettiva. Affina il nostro osservare, aiutandoci a non cogliere solo la forma. Nella rivisitazione artistica proposta c'è attenzione per la sfumatura di un colore, per la plasticità della materia, per la maestria dell'esecuzione. C'è la tragicità dei vol

"Aadam ed Eeva" Arto Paasilinna Iperborea

"Aadam Rymättylä aveva sul serio l'impressione di avere tra le mani un'invenzione davvero epocale." Il sogno di rivoluzionare il sistema energetico mondale con la realizzazione di una "batteria ultraleggera" diventa la parodia del bisogno di emergere dalla mediocrità. In Aadam ed Eeva", edito da Iperborea, sono infiniti i rimandi simbolici. Nell'accurata descrizione dei personaggi, nella trama ricca di colpi di scena, nelle avventure narrate con ironia ritroviamo il concentrato della società contemporanea. "La vita erotica di un uomo in perenne rischio di bancarotta ha una certa tendenza ad azzerarsi." In una frase si sintetizza la sfera privata e mentre il ritmo narrativo accelera ci chiediamo quale è la vera essenza del nostro protagonista. Uno sprovveduto, un sognatore, un ingenuo? "Era come un poeta all'apice dell'ispirazione, sembrava in trance, quasi si dimenticava di mangiare e bere." Nelle sue m

"Comunità" Marco Aime il Mulino

La Collana "Controtempo", ideata da "il Mulino, propone brevi saggi che ridanno senso a parole che usiamo abitualmente senza soffermarci sull'etimologia e sul senso del fonema. "Comunità", scritto da Marco Aime, docente di Antropologia culturale presso l'università di Genova, ci offre uno spaccato della società attuale confrontandola con il vissuto contadino, quando la tradizione e l'affiatamento creavano quel "luogo ideale" dove ognuno riusciva a riconoscersi. La "comunananza" "ha la funzione di comunicare, di partecipare cioè sentimenti e idee. Si dovrebbe imparare dai primi anni di vita osservando le modalità comportamentali degli adulti. Cosa succede in una società ipertecnologica come la nostra? Quanto il virtuale ha sostituito la relazione? Basta un like a stabilire una amicizia? In famiglia quanto gli schermi di un tablet o di un cellulare allontanano creando fratture insanabili? La fabbrica trasforma i

"Munkey Birkin" Jane Birkin Edizioni Clichy

"Rileggendo i miei diari, mi appare evidente che non si cambia. Quello che ero a dodici anni, lo sono ancora oggi" L'introduzione di Jane Birkin a "Munkey Diaries", pubblicato da "Edizioni Clichy", incuriosisce e disorienta. Spiazza la sincerità che non cela stati d'animo e paure. La curiosità e l'accelerazione, le tappe bruciate senza lasciarsi dietro rimpianti. Il matrimonio a diciotto anni con il compositore John Barry e la infinita solitudine. "Quello che mi fa più male è non essere capace di parlarti. A volte mi sembra di soffocare. Non posso dirti fino a che punto ti voglio, ti amo, ho bisogno di te." Un flusso ininterrotto di pensieri dove emerge la rabbia e il senso di inadeguatezza.  L'incontro con Michelangelo Antonioni, la nascita della prima figlia, la delusione di moglie poco amata. Non ci sono pause tra un evento e l'altro. La pellicola scorre veloce, i colori sono accecanti, le immagini nitide. I

"L'architettrice" Melania Mazzucco Einaudi

"Le cose che non conosciamo, esistono da qualche parte. E noi dobbiamo cercarle o crearle." Melania Mazzucco, dopo una paziente e lunga ricerca, riporta in vita una figura che rischiava l'oblio. Ne ricostruisce l'infanzia, la genesi familiare, la tenacia e la passione. "L'architettrice", edito da Einaudi, è esempio di una scrittura che scava nel tempo, che si espande trasformando la nostra idea di Cultura.  Arte, letteratura, storia, filosofia, antropologia diventano un unico affresco. Conosciamo Plautilla Briccio e ne restiamo folgorati. Figlia di Giovanni, uomo dai mille interessi, cresciuta in una famiglia che le riserva poca attenzione, fin da piccola osserva con curiosità l'universo che la circonda. Leggendo scompare il presente e ci ritroviamo nella Roma del 600. Respiriamo "la magnificenza di Urbano VIII", la vitalità degli artigiani, il fasto e la povertà, "le pietre dorate al tramonto, le cupole scintillanti nella

The Passenger Berlino Iperborea

Viaggiare con la Collana "The Passenger", ideata da Iperborea, è un'esperienza sempre ricca di sorprese. Non la città da cartolina ma l'essenza nascosta, la lacerazione e il conflitto, il presente e il passato, le voci di scrittori e giornalisti che raccontano un luogo, un vissuto, un'indagine sociologica.  Ogni testo è ricerca della verità, del senso di comunità, del vuoto e del pieno, delle luci e delle ombre. Leggendo "Berlino" si ha la sensazione di vivere una frattura profonda tra il prima e il dopo. La caduta del Muro non è solo evento da festeggiare, è la memoria di una lesione profonda, è la paura che si ripeta l'orrore. "Eravamo più che amici Eravamo come fratelli Per molti anni abbiamo cantato  Le stesse canzoni." Una canzone ancora valida? Una gioventù che costruisce il futuro? Si può restare o si ha voglia di fuggire? Il"Parco di Tempelhof" ha ancora la baldanza di considerarsi "spazio di libertà&q

"La via perfetta" Daniele Nardi Alessandra Carati Einaudi Stile Libero

"Fin dove siamo disposti a spingere il nostro limite? E dov'è il nostro limite?" Scalare il Nanga Parbàt, detta "montagna nuda" o "la mangiauomini", è una sfida che non coinvolge soltanto il corpo. È il superamento dello smarrimento, quel travolgente senso di impotenza che diventa "flusso incontrollabile" di pensieri. "La via perfetta", edito da Einaudi nella collana Stile Libero, si legge con il fiato sospeso e con il cuore accelerato. Non solo una avventura ma il viaggio di un'anima che cerca la sua vera dimensione. "Mentre la paura di morire è un'amica, ti sa dire quanto concentrarti, quando tornare indietro". Un tragitto solitario anche quando si è in cordata. Arrivano attutite le voci di coloro che sono scomparsi, inghiottiti da un bianco accecante.  Sono impercettibili richiami della memoria, suoni che non vogliono essere dimenticati. A scandire i capitoli brani di poeti e scrittori che si

"Confidenza" Domenico Starnone Einaudi

"L'amore come l'ho conosciuto io, è una lava di vita grezza che brucia vita fine, un'eruzione che cancella la comprensione e la pietà". "Confidenza", edito da Einaudi, è sguardo acuto sulla relazione. Non il solito romanzo edulcorato da frasi fatte dove ogni dettaglio circoscrive la perfezione affettiva. Domenico Starnone scardina l'ordine degli eventi, compone una trama dove ogni personaggio da solo deve affrontare la sua inadeguatezza. Figure che sentiamo reali perché sanno raccontarsi, mostrando i colori meno accesi delle loro personalità. Pietro sembra al centro del contesto narrativo, ma non domina la scena. È la pedina di un gioco ben più complesso dove altre vite si espandono grazie a lui. È paladino della necessità di cambiare, di essere migliore. La sua è una rincorsa senza tregua verso una realizzazione completa. Incespica, si rialza sempre inseguito da un tormento. Quella passione per Teresa ha sconfinato in un territorio p

"Tutto per la patria" Martín Caparrós Einaudi

"Il governo ha bisogno che il popolo pensi ad altro, sia distratto, se gli buchi il pallone potrebbero diventare pesanti." Ambientato negli anni trenta in Argentina, "Tutto per la patria", edito da Einaudi, è la metafora del potere, di quel potere che indipentemente dal periodo storico prova a distrarre dai problemi reali. Quando Bernabè Ferreyra, il giocatore più famoso, scompare viene coinvolto nelle ricerche Andrés Rivarola. "Nello specchio ho una trentina d'anni portati male, occhiaie, la barba di due giorni: ho anche un corpo magro, viso dai tratti marcati, gli occhi color miele, un sorriso che potrebbe essere seducente se non fosse il mio". Il protagonista fin dalle prime pagine si fa amare per la scansonata ironia su sè stesso. I pensieri a volte confusi nascondono un animo che vive nel dubbio e grazie ai continui rovelli riesce a cogliere le sfumature della realtà. Quando muore misteriosamente la giovane Mercedes, presunta fidan

"L'evento" Annie Ernaux L'Orma

"Sentire adesso ciò che potevo provare allora non è più possibile." Tornare agli anni 60, rivedersi universitaria, trasformare "L'evento" in una rivisitazione dolorosa e necessaria. Annie Ernaux nella testimonianza pubblicata da "L'Orma", rileggendo il diario e l'agenda della sua giovinezza, prova a liberarsi dal senso di colpa. La sua esperienza è quella di una catena invisibile di donne, costrette a ricorrere all'aborto clandestino.  Una decisione che non potrà mai essere scelta libera, che non potrà essere cancellata. Resta come una ferita del cuore e della carne. La scrittura può aiutare a far scivolare via il senso di sconfitta, la vergogna, l'amarezza? Le pagine sono intrise di dolore e sebbene la scrittrice cerchi di essere distante la colata di lacrime arriva fino a noi. I gesti della mammana, gli sguardi gelidi del medico, l'indifferenza del compagno sono lame taglienti. "Mi guardo le gambe nei coll

"In tempo di guerra" Concita De Gregorio Einaudi Stile Libero

"Tu hai diritto di conoscere la tua radice. Cosa è successo prima che tu venissi al mondo, cosa ti ha generato." Concita De Gregorio riesce a trasformare una storia personale in una esperienza collettiva. Il dialogo con Marco non è solo il confronto con la generazione dei trentenni, è l'incontro emotivo e affettivo con il nostro tempo. "In tempo di guerra", pubblicato da Einaudi Stile Libero è un manifesto sociale e politico, è la voce di una coscienza assopita. È il luogo nuovo che dovremo imparare a costruire insieme, uno spazio dove custodire speranze, delusioni, sogni, progetti. È l'espressione di una ritrovata solidarietà. Un libro che attraverso tre generazioni racconta il Novecento, ne individua le crepe, suggerisce percorsi alternativi dove è possibile costruire condivisione.  "Siamo una moltitudine di solitudini". Ogni frase ha una doppia valenza, quella simbolica e quella reale. Ogni aggettivo mostra l'importanz

"Gli italiani" Massimo Baldini Claudio Giunta il Mulino

"Compito del fotografo sarebbe quello di contrastare il flusso continuo e indistinto della temporalità, la sua azione erosiva su cose e persone." La prefazione di Claudio Morra a "Gli italiani", pubblicato da "il Mulino" è una splendida analisi sociologica sul ruolo dell'immagine.  Un excursus storico che ci permette di vivere i profondi cambiamenti che con "The Americans" di Robert Frank rivoluzionarono la tecnica fotografica. La frattura tra mitologia e realtà, la necessità di "infrangere la rassicurante normalità del quotidiano." Questa rottura di specchi che edulcorano il presente si ravvisa nell'opera di Massimo Baldini e Claudio Giunta. Il primo ha curato il reportage fotografico restituendoci una visione articolata, priva di pregiudizi, immediata di un'Italia popolata da "gente normale". 83 vissuti in pose che raccontano quelle gestualità che ci sfuggono. Il volto di un uomo su un autobus pe

"Lezioni di anatomia" minimum fax

"Sebbene siamo uomini e donne sfaccettati, nella nostra carne siamo anche imprese singolari, progetti solitari". "Lezioni di anatomia", pubblicato da minimum fax" è una splendida raccolta di saggi che hanno come tema il corpo. Autorevoli scrittori restituiscono "un senso alla condizione umana analizzando i suoi particolari". L'originalità del testo è legata alle tante voci che insieme creano una sinfonia pur mantenendo un approccio di volta in volta differente. L'esperienza personale, la relazione tra vissuto e conoscenza scientifica, l'emozione di un ricordo, le nevrosi legate ad abitudini alimentari, l'osservazione delle relazioni tra organo e cervello rendono il libro prezioso per la serietà scientifica. È certamente un manuale di sopravvivenza. Riuscire a cogliere le connessioni profonde tra anima e carne, abbracciare le debolezze fisiche, interpretare i segnali di allarme, le spie luminose che mostrano una fragilità so

"L'allegra vita della quota rosa" Silvia Ziche Feltrinelli Comics

"Buongiorno, mi chiamo Lucrezia e voglio scrivere un libro per illustrare la mia visione del mondo". Un incipit che è solo il preludio di una serie di vignette divertenti, intelligenti e molto provocatorie. Il personaggio ci attrae subito per la capacità di non lasciarsi forviare dalle "trappole culturali con cui la società cerca di distrarci". È diretta, decisa ad abbattere gli infiniti luoghi comuni di una mentalità maschilista. È accompagnata dal suo "Super Alter Ego" che tutti vorremmo perchè sa leggere i nostri lati deboli, circondata da un "Cast", descritto in poche battute magistrali, incapace di delegare.  Affronta la vita con una punta di ironia e nel raccontare piccoli episodi di una quotidianità che la vuole relegata in secondo piano rispetto al genere maschile permette di riflettere sulle nuove frontiere dell'emancipazione. La sua non è una storia forzata, è la realtà di chi deve presentarsi a un colloquio di lavoro,