"Aadam Rymättylä aveva sul serio l'impressione di avere tra le mani un'invenzione davvero epocale."
Il sogno di rivoluzionare il sistema energetico mondale con la realizzazione di una "batteria ultraleggera" diventa la parodia del bisogno di emergere dalla mediocrità.
In Aadam ed Eeva", edito da Iperborea, sono infiniti i rimandi simbolici.
Nell'accurata descrizione dei personaggi, nella trama ricca di colpi di scena, nelle avventure narrate con ironia ritroviamo il concentrato della società contemporanea.
"La vita erotica di un uomo in perenne rischio di bancarotta ha una certa tendenza ad azzerarsi."
In una frase si sintetizza la sfera privata e mentre il ritmo narrativo accelera ci chiediamo quale è la vera essenza del nostro protagonista.
Uno sprovveduto, un sognatore, un ingenuo?
"Era come un poeta all'apice dell'ispirazione, sembrava in trance, quasi si dimenticava di mangiare e bere."
Nelle sue mosse cogliamo la genuinità di un'esistenza innocente, incapace di vedere il negativo, libero di credere nel suo progetto strampalato.
"Gli imprenditori sono il bestiame del fisco, devono essere portati al pascolo e poi munti per bene."
Non manca un sarcasmo pungente che non coinvolge solo la Finlandia piegata da una grave crisi economica.
Quando entra in scena Eeva, "avvocatessa etilista", il vento della creatività e della dissolutezza aleggia animando il racconto di scene comiche. Anche nella scelta dei nomi Arto Paasilinna si divente a creare una suggestione antropologica.
L'invenzione è il riscatto, la rivalsa, il primo passo verso la civiltà.
Ma quando si entra nel mercato mondiale i prezzi da pagare non si possono sottovalutare.
Ci appare il vero volto di una criminalità che governa e stabilisce le regole ed ecco che il romanzo da commedia divertente si trasforma in un sagace affresco del nostro tempo.
Gruppi petroliferi, boss della malavita, intermediari finanziari, killer disorientati non sono solo macchiette coreografiche.
Stabiliscono i limiti di una libertà ideativa, provano a spegnere gli entusiasmi.
Una cosa è certa, non si rischia di annoiarsi perchè non mancano le sorprese e nel finale "il crepuscolo azzurro della sera di Natale" è un invito a sfidare se stessi.
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