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Visualizzazione dei post da giugno, 2018

"L'innocenza di Tommasina" Caterina Emili edizioni e/o

Eccola Tommasina "con gli occhi bassi, cresciuta senza madre, con un padre sempre ubriaco". Pochi frammenti per ricostruirne la personalità.  Profanata dell'omicidio di una amica. Ferita da lettere anonime che infangano la sua purezza. La scelta estrema mentre ardono sulla sua memoria i pettegolezzi del paesino di provincia dove è nata. "L'innocenza di Tommasina", pubblicato da Edizioni e/o introduce nella palude del sospetto. Spalanca le porte dell'ambiguità. Ad indagare sulla vita della giovane è  Vittore con "una vita precaria e inconsistente, leggera e provvisoria".  Ha "ricordi sanguinanti" che amplificano l'atmosfera smaniosa del romanzo. Le sue notti sono riempite dalla sensualità di Lena, che si concede con la frenesia di un'anima inquieta.  Caterina Emili descrive una comunità del Sud e attraverso il dialetto, le ricette dal sapore antico, le usanze e le credenze rivisita l'Italia,  ne mostra i lati oscu

Penelope Poirot e l'ora blu Becky Sharp Marcos y Marcos

"Io voglio attraversare la vita e da essa farmi attraversare"  Ancora una volta Becky Sharp riesce a sorprendere e il nuovo romanzo, "Penelope Poirot e l'ora blu" edito da Marcos y Marcos, pur mantenendo una continuità con i libri precedenti, ha una sua autonomia, una dialettica sciolta e una maggiore forza interpretativa dei personaggi.  Gli elementi del giallo ci sono tutti ma non aspettatevi una serialità compositiva. Cambiano gli scenari e la figura di Penelope raggiunge maturità scenica. Non perdendo l'ammirevole autoironia la nostra protagonista si concede una pausa di riflessione. E in questa scelta emerge il vero animo della donna che amiamo. Inventa aforismi mentre è alle prese con un intrigato caso di omicidio. Non è casuale la scelta di un simile "passatempo". È evidente che la scrittrice voglia lanciarsi un messaggio. È tempo di coniugare insieme le esperienze e il vissuto nella sintesi di una frase.  Se da un lato c'è un invi

#TorpedoneTrapiantati Francesco Abate Einaudi Stile Libero

"Questa è la vera bellezza della nostra rinascita. Reimpostarsi non solo nel corpo, ma soprattutto nell'anima". È la sensazione che si prova salendo sul "Torpedone Trapiantati" (Einaudi Stile Libero). Insieme agli amici, quelli che continuano a salire giorno dopo giorno tra prelievi, farmaci antirigetto, complicanze e una nuova voglia di assaporare la vita.  F rancesco Abate a dieci anni dal trapianto festeggia con noi, ci fa ridere, commuovere, riflettere. L'umorismo è il vero farmaco, scioglie la tensione del ricordo, lo smembra, offrendo quei giorni in rianimazione, il bip che scandisce il tempo con la sacralità di chi si è affacciato sul nulla consapevole che gli attimi possono diventare preziosi.  La Malattia e il Malato si incontrano sul ring e potrebbe essere una metafora. Negativo e positivo, nero e bianco ci accompagnano, non possiamo farci da parte. Bisogna "ridere dei nostri difetti, delle nostre debolezze, scovarle, esorcizzarle con

#LaMetàDiBosco Laura Pugno Marsilio

Quando il reale diventa insopportabile condanna e la dama nera appare con il suo mistero si ha voglia di immaginarsi altrove. Con "La metà di bosco" (Marsilio) Laura Pugno compie il miracolo inventando una favola intrisa di magia. La Grecia e i suoi colori abbaglianti ci accoglie invitandoci a lasciare ogni certezza. Tutto può accadere seguendo i personaggi.  Non è la trama ad attrarre ma il segreto che incombe mentre l'atmosfera assume i contorni di un romanzo gotico. Con il protagonista si fugge verso quegli anfratti mai visitati dove vita e morte riescono a congiungersi.  La scrittrice cerca risposte al nulla che inghiotte l'esistenza, vaga nelle Isole dell'Impossibile, si diverte a creare una traccia inverosimile.  Nella figura del protagonista concentra il dubbio, la paura di lasciarsi andare. Non ci sono verità da salvare, bisogna correre liberi verso mete impossibili e vincere il timore di approdare dove la ragione si fa trasparente e cede il pas

#AnatomiaDiUnoScandalo Sarah Vaughan Einaudi

Entrare nell'oscura caverna della violenza carnale. Esplorare i lembi sdruciti di un ricordo che scalcia, si fa vivo, indelebile,  marchio di infamia, segno di un fallimento culturale e sociale. "Anatomia di uno scandalo", edito da Einaudi Stile Libero, è  tragitto che confina la reticenza e la paura dentro manieri irraggiungibili. La verità si sfrangia, diventa malleabile. Si offre e con la stessa velocità si cela, coperta da una patina di resistenze. Londra offuscata dal perbenismo di una società conservatrice, traslucida immagine verticale di specchi contrapposti dove nulla è come appare, viene scossa nelle già fragili fondamenta. James Whitehouse, sottosegretario al ministero dell'interno, viene accusato di stupro dalla sua segretaria. È attaccato il potere, l'inossidabile volto di un maschile che rappresenta l'impeccabile freddezza del successo. Avvocato dell'accusa è Kate Woodcroft, "quarantadue anni, divorziata, single, senza figli.&

#ConMuzzopappa e Heidi Fazi

Francesco Muzzopappa torna in libreria con un libro travolgente, ironico, arguto, adrenalinico. Con Heidi, pubblicato da Fazi, esplora la galassia femminile. Come si costruisce scenicamente la figura complessa di Chiara? Osservando le donne quando ti guardano, quando si parlano, gesticolano, pensano, agiscono. Quello femminile è un universo complesso rispetto a quello maschile, molto più simile a una stella nana a bassissima luminosità.  Esiste un parallelismo tra il romanzo e la favola evocata nel titolo? Rispetto ai miei romanzi precedenti, questo ha un impianto più tenero, per quanto sempre (costantemente) sarcastico rispetto ai tempi che viviamo e alla società che ci attraversa. La storia rassicurante di Heidi è più che altro una speranza per un’Italia che, emotivamente, si sta inaridendo. Ha voluto staccarsi dalla commedia trasformando il testo in una denuncia sociale. Raccontare le conflittualità del presente significa interpretare un nuovo modo di essere intellett

#Heidi Francesco Muzzopappa Fazi

Francesco Muzzopappa con "Heidi", pubblicato da Fazi, ci spiazza. Eravamo affezionati alla sua verve ironica ma questa nuova prova narrativa mostra una forte evoluzione.  Nel personaggio di Chiara, single, insicura, precaria negli affetti e nel lavoro, si concentra il  minuzioso cesello dello scrittore. I monologhi sprigionano un flusso di coscienza che abbandonando ogni involucro protettivo rinviano ad una indagine psicologica. La storia si snoda in una Milano che non concede tregua, vorace e vigile occhio puntato sui suoi sudditi. Ogni gesto è scandito da un inesorabile e gigantesco orologio che rischia di lacerare ogni abbozzo di relazione. La commedia divertente è pretesto per osservare con occhio critico socialità, ruolo nel mondo del lavoro, disagio degli anziani non più autosufficienti. Il padre della protagonista, confinato in un mondo parallelo, ci fa respirare la libertà di volteggiare su un prato, di improvvisare un linguaggio immaginifico. Si valica il

#Islanda The Passenger Iperborea

"The Passenger", ideato da Iperborea e curato da Tomo Tomo e Pietro Buffa, è progetto che rivoluziona la rappresentazione mentale del viaggio.  Non una guida turistica ma una raccolta di saggi, reportage, riflessioni che invitano a conoscere, interrogarsi, entrare nella psiche di un popolo. "Islanda" è la prima tappa di un percorso che sembra intenzionato ad emozionarci. Si avvertono "le mille voci del paese", se ne ascolta il respiro. Si penetra nella sua cultura millenaria con lo spirito del viandante che anzitutto cerca se stesso. Si spengono le luci di un turismo di massa e si ritorna ad ancestrali desideri: esplorare, scoprire, ritornare a meravigliarsi. Splendide foto ci accompagneranno, sbalordiremo di fronte al biancore surreale della "spiaggia dei diamanti", ci perderemo tra cascate e ghiacciai.  Scopriremo che esiste una economia sostenibile che rispetta la natura volando alto con l'adedrone, uccello migratore che si
Intervista a Fortunato Cerlino, autore di “Se vuoi vivere felice” Einaudi  Dal teatro al cinema oggi approda nel territorio della narrativa con “Se vuoi vivere felice” (Einaudi). Cosa si aspetta dal mondo editoriale? In realtà si tratta di territori in me fortemente connessi. Veicoli per dialogare, comprendere e portare alla luce, istanze profonde che fin da bambino mi hanno spinto verso la ricerca dell'autenticità. Per questa  esplorazione, si possono usare diversi strumenti. La penna, la macchina da presa, un palcoscenico. Lo scopo rimane lo stesso.  La scrittura è però per me lo strumento più intimo. Scrivo e leggo da quando ero un bambino di pochi anni. Vivevo in una famiglia molto numerosa, lo spazio vitale per ognuno di noi era ridotto. Non avevo una stanza mia. I libri erano la mia stanza. Quando avevo bisogno di ritirarmi , aprivo la porta di un libro, e lì dentro, anche se fuori c'era un baccano infernale, riuscivo a trovare la pace interiore. La copertina de

#QuestaSeraÈGiàDomani Lia Levi Edizioni e/o

"Il mondo può cambiare nella pausa di un tempo musicale." Le leggi razziali arrivano come una tempesta di sassi, colpiscono devastando ogni certezza. Ed è l'inferno, il fuoco che divora la rappresentazione  di fraternità.  "Questa sera è già domani", pubblicato da edizioni e/o, penetra l'abisso, violenta le coscienze, impone il ricordo del fascismo, brutale macchia che cancella l'innocenza. Lia Levi  sceglie una famiglia ebrea, la converte nel simbolo di un popolo.  Emilia con la perenne insoddisfazione, madre e moglie incapace di amare: figura che trasforma il romanzo storico in indagine psicologica. Marc, vittima di un matrimonio combinato, costretto a subire un silenzio carico di rancore, riproduce lo spaesamento, la difficoltà di comprendere il torto subito. Alessandro, marchiato da una genialità che è solo desiderio di conoscenza, è nucleo della narrazione.  Il difficile cammino verso la pubertà in un mondo che sta capovolgendo e dis

#AModoNostro Chen He Sellerio

"Di' a te stessa a bassa voce Amore Ecco come tu fuggi alto sulle montagne E nascondi il tuo pianto in uno sciame di stelle" I versi di Yeats in "A modo nostro", edito da Sellerio, è il canto di accompagnamento ad un romanzo intriso di nostalgia.  La Cina e la sua storia  permettono di entrare in un universo parallelo, quello che sfugge a noi occidentali. I volti che incontriamo per strada assumono una nuova collocazione, ognuno è portatore di un pezzo di civiltà, è stilema di una cultura antica. Chen He si muove su tanti piani narrativi con la scioltezza di chi vuole conciliare diversi generi.  L'incipit fa pensare ad un noir: il ritrovamento del cadavere di Yang Hong, il bisogno dell'ex marito Xie Qing di risolvere il mistero su una morte poco chiara creano una forte tensione.  Nel delineare i due personaggi c'è l'urgenza di contrapporre caratteri e aspirazioni differenti. Entrambi invitano a cogliere l'inquietudine, tratto di

#IlPrimoGiornoDellaMiaVita Paolo Genovese Einaudi Stile Libero

La vita è una sceneggiatura con finale ignoto, dove ci si muove passo dopo passo in attesa di un segno, una rivelazione, un percorso già tracciato. Paolo Genovese in "Il primo giorno della mia vita", edito da Einaudi Stile Libero, ingigantisce le prospettive, crea una struttura ipotetica che costringe il lettore a riorientare l'approccio all'esistenza, a volte miope, a volte impaurito. Un bambino, una poliziotta, una ex ginnasta e un "motivatore": personaggi che escono dalla carta, si muovono grazie ad una caratterizzazione marcata. Diventano i folletti delle nostre incertezze, dei nostri inciampi. Hanno perso la motivazione, l'input necessario ad immaginare un'altra occasione. Si arenano nella spiaggia dell'amarezza, bevono alla fonte della delusione. Unica scelta: interrompere la traversata, scegliere la morte. Chi è lo sconosciuto che prospetta una seconda opportunità? Ferma il loro volo verso un precipizio ignoto e li invita per una

#CosaFaremoDiQuestoAmore Gabriele Di Fronzo Einaudi

"Da anni ho la predilezione per le storie che raccontano la fine degli amori". Fin dalle prime pagine "Cosa faremo di questo amore", edito da Einaudi, stuzzica la nostra curiosità. Ci aggiriamo tra "le scatole nere degli amori precipitati" e ci troviamo a passeggiare con i personaggi della letteratura internazionale. Un giardino delle meraviglie, ogni viale invita ad una sosta ed ecco apparire "L'eterno marito" di Dostoevskij, Madame Bovary, la signorina Cuorinfranti. I personaggi si animano, regalano citazioni come piccole scie luminose. Seguiamo Gabriele Di Fronzo nei suoi virtuosismi culturali, ci divertiamo nel far emergere ricordi di libri letti, ci incuriosiamo per le storie che non conosciamo. A marcare i capitoli brevi non mancano i riferimenti a François Truffaut. Una frase tratta da "Tirate sul pianista" trasforma l'abbandono in scelta: "mi resta una sola cosa da fare, una sola: dirti addio e lasciar

#Salvezza di Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso Feltrinelli

"Siamo qui per salvare le persone, proteggerle, testimoniare la loro sofferenza." Le parole di Sophie Beau, cofondatrice di SOS Méditerranée, ricordano che esiste ancora l'umanità. "Salvezza", graphip novel ideata da Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso e pubblicata da Feltrinelli Comics, è una testimonianza forte, vissuta a bordo dell'Aquarius, la nave bianca e arancione che soccorre i migranti. Potrebbe essere ribattezzata "Speranza" e nell'incontrare l'equipaggio siamo attraversati da un brivido d'amore. Nel tratteggio dei volti si percepisce la volontà di sentirsi utili, di trasformare il Mediterraneo da cimitero a luogo di accoglienza. Sono una famiglia, un nucleo compatto, pronto ad affrontare l'emergenza. Ognuno ha un compito preciso, una missione. Assistere in diretta ad un salvataggio, mani alzate, voci confuse. Le immagini si susseguono e quel "welcome" è il fonema che abbiamo dimenticato. Lo ascoltiamo con la

#AspettandoINaufraghi Orso Tosco minimumufax

Imparare a dimenticare, cancellando il rimpianto. "Aspettando i Naufraghi", edito da minimumfax, è metafora sottile, parodia purificatrice, invito ad interrogarsi sulla salvezza. È la rappresentazione del conflitto tra vita e morte, innocenza e complicità, omologazione e libertà. Non un romanzo apocalittico, pur presentando squarci drammatici che rimandano alla tragedia greca. È il lento, inesorabile cammino verso la consapevolezza. "Loro stanno arrivando. E si prenderanno tutto." Possiamo immaginarne le fattezze, credere che siano la rappresentazione delle nostre paure. Orso Tosco da geniale scenografo non ne svela identità o tratti somatici. Ci fa percepire la loro inesorabile avanzata, quel silenzio che ghiaccia il cuore e trasmette il senso di impotenza di fronte alla scomparsa della parola. Contano solo le azioni, che non partono dal ragionamento ma dall'istinto. Da questo nucleo filosofico lo scrittore articola la resistenza agli invasori.

#IlPiccoloLibroDellIkigai Ken Mogi Einaudi

"Il piccolo libro dell'Ikigai edito da Einaudi è uno di quei libri che diventano compagni di vita. Si legge con la curiosità di scoprire i segreti per raggiungere armonia interiore e si resta affascinati e attratti dalle tecniche che possono portare ad una qualità di vita migliore. Non solo un mero esercizio mentale ma un viaggio nella cultura e nella tradizione nipponica.  Ad accompagnarci è il neuroscienziato Ken Mogi che ha il pregio di esplorare il regno del conscio e dell'inconsco con leggerezza dialettica e capacità di creare una scala agevole di apprendimento. La parola "Ikigai" contiene due parole: vivere e ragione. Già dall'unione dei termini si intravede il cammino proposto.  Nell'illustrare i cinque pilastri che permettono di raggiungere "il regno delle piccole cose" l'autore traccia uno schema che può essere sperimentato da tutti.  Intercala la narrazione a piccoli aneddoti, lezioni di filosofia e storia, fla