Passa ai contenuti principali

#AnatomiaDiUnoScandalo Sarah Vaughan Einaudi





Entrare nell'oscura caverna della violenza carnale. Esplorare i lembi sdruciti di un ricordo che scalcia, si fa vivo, indelebile,  marchio di infamia, segno di un fallimento culturale e sociale.
"Anatomia di uno scandalo", edito da Einaudi Stile Libero, è  tragitto che confina la reticenza e la paura dentro manieri irraggiungibili.
La verità si sfrangia, diventa malleabile. Si offre e con la stessa velocità si cela, coperta da una patina di resistenze.
Londra offuscata dal perbenismo di una società conservatrice, traslucida immagine verticale di specchi contrapposti dove nulla è come appare, viene scossa nelle già fragili fondamenta.
James Whitehouse, sottosegretario al ministero dell'interno, viene accusato di stupro dalla sua segretaria. È attaccato il potere, l'inossidabile volto di un maschile che rappresenta l'impeccabile freddezza del successo.
Avvocato dell'accusa è Kate Woodcroft, "quarantadue anni, divorziata, single, senza figli." A lei ci affidiamo con la certezza che potrà scogliere i nodi di una farsa giudiziaria. La sua presenza emana ribelle determinazione, si muove con sicurezza nelle aule del tribunale ma fin da subito sentiamo una frattura, qualcosa che si cela, macigno che arriva dal passato.
Accanto a lei Sophie, moglie devota, icona del sacrificio in nome dell'Amore.
Per associazione ripenso a di Simone de Beauvoir: "Non si nasce donne: si diventa". È questa la traccia da seguire ma bisogna andare a fondo, ascoltare la testimonianza di Olivia. Parole che arrivano come uno schiaffo mentre in quegli occhi spaventati si raggruma il dolore di un corpo e di un'anima scomposti, disarticolati dalla violenza bruta e ingiustificata.
Sarah Vaughan rende giustizia a tutte le donne violate, offre alla vittima la possibilità di liberarsi dal senso di colpa. Redime la fragilità femminile, si fa portavoce di un coraggio che troppo spesso manca.
Scava nella profondità della famiglia tradizionale, ne mostra ferite, silenzi, complicità.
Il ritmo è quello di un thriller dove ognuno è categoria non classificabile, personalità dissociata.
Il libro è feroce atto di accusa di un sistema che sulla menzogna costruisce la sua staticità. È denuncia di vessazioni e prevaricazioni sul lavoro, è coscienza femminile che si amplifica, cresce, trovando la forza di dire: "Basta, io non ci sto."

Commenti

Post popolari in questo blog

"I lupi dentro"Edoardo Nesi La Nave di Teseo

  "I lupi dentro" Edoardo Nesi La Nave di Teseo Non credo che "I lupi dentro", pubblicato da La Nave di Teseo, chiuda un cerchio. È il teatro che irrompe con la sua vitalità in una brillante ricollocazione dei personaggi che già conosciamo. Torna Fede Carpini che avevamo incontrato in "Fughe da fermo". Cambia lo scenario storico e politico, resta un'elegia malinconica che pervade le pagine. Si è conclusa un'epoca lasciando macerie e nelle vicende del protagonista è inscritta la traiettoria italiana. Ancora una volta Edordo Nesi ci regala un romanzo collettivo, una voce corale dove la memoria è un pericoloso cunicolo. Giocando sul passato e sul presente, sui cambiamenti di tonalità, sui falsi miti degli anni Ottanta, l'autore scolpisce quel che eravamo e quel che siamo diventati. Il tracollo economico è solo un pretesto per accendere le luci su un'economia che ha spazzato via un apparato produttivo fertile e creativo. Lo scrittore registra c

"Fumana" Paolo Malaguti Einaudi Editore

  "Fumana" Paolo Malaguti Einaudi Editore  "Fumana annusava l’aria, sentiva la brezza sulla pelle e nelle chiome, nere contro il nero della notte, e guardava il buio attorno a sé, cercando di conoscerlo, di farlo suo." La poetica di una narrazione che sa incantare. Sono i luoghi nella bassa del Po così ricchi di dettagli, sono i personaggi così reali, sono le ricostruzioni di un tempo lontano a rendere perfetta la nuova prova letteraria di Paolo Malaguti. L'autore conosce ed ama ogni anfratto della terra che fa da sfondo e da coprotagonista delle sue storie. La sua scrittura si nutre di sussurri e suoni, si fa musica, si trasforma in racconto che va oltre la trama. Esalta quel mondo semplice e genuino che grazie alla sua parola torna a respirare. Crea un incastro perfetto tra realtà e finzione narrativa, trova modulazioni linguistiche che nel riscoprire le radici del parlato non perdono la purezza dei fonemi. "Fumana", pubblicato da Einaudi Editore, è

"I dieci passi dell'addio" Luigi Nacci Einaudi Editore

  "I dieci passi dell'addio" Luigi Nacci Einaudi Editore  "La casa senza amore di giorno non esiste. Puoi in qualche modo tenere a distanza i pericoli. Il rumore del traffico, le voci dei vicini, i canti degli uccelli o i latrati dei cani possono distrarti. Non hai coscienza di essere al mondo, sei sospeso." Raccontare la fine di un amore significa entrare nello spazio angusto della sconfitta. Rivivere momenti, rielaborare il senso di perdita, cercare un senso allo stato di abbandono e di estraneamento. Ricostruire l'Io scindendolo dal noi. Imparare ad abitare il luogo condiviso, dare un nome alle stanze, sentirsi profughi senza identità. "I dieci passi dell'addio", pubblicato da Einaudi Editore, è pura poesia. È il coraggio di interrogarsi sulla relazione amorosa, rivederne la luce dell'incontro e il buio di un abbraccio negato. "Il mondo viene sommerso. Le terre, i cieli. È un dolore che può raggiungere la luna. Oscurarla." La d