"The Passenger", ideato da Iperborea e curato da Tomo Tomo e Pietro Buffa, è progetto che rivoluziona la rappresentazione mentale del viaggio.
Non una guida turistica ma una raccolta di saggi, reportage, riflessioni che invitano a conoscere, interrogarsi, entrare nella psiche di un popolo.
"Islanda" è la prima tappa di un percorso che sembra intenzionato ad emozionarci.
Si avvertono "le mille voci del paese", se ne ascolta il respiro. Si penetra nella sua cultura millenaria con lo spirito del viandante che anzitutto cerca se stesso.
Si spengono le luci di un turismo di massa e si ritorna ad ancestrali desideri: esplorare, scoprire, ritornare a meravigliarsi.
Splendide foto ci accompagneranno, sbalordiremo di fronte al biancore surreale della "spiaggia dei diamanti", ci perderemo tra cascate e ghiacciai. Scopriremo che esiste una economia sostenibile che rispetta la natura volando alto con l'adedrone, uccello migratore che si spoglia delle piume per amore.
Rifletteremo sul rischio del riscaldamento globale, sui danni causati dall'indiscriminata desertificazione.
Un'analisi geopolitica accurata che denuncia "i capricci dell'economia mondiale", sempre pronta ad offendere l'ambiente.
Impariamo che "la lingua è alla base della coscienza identitaria" della comunità e che le parole si preservano come diamanti.
Un viaggio intrigante tra consigli d'autore e dati statistici, aneddoti e vecchie saghe.
Viene in mente una suggestione tratta da "Paradiso e inferno" di Stefánsson:
"La musica non ha pari. È la pioggia che bagna il deserto, il sole che illumina i cuori, la notte che consola."
Pellegrinaggio che diventa esperienza sinfonica mentre "si cercano in cielo i segni dell'aurora boreale".
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