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#QuestaSeraÈGiàDomani Lia Levi Edizioni e/o





"Il mondo può cambiare nella pausa di un tempo musicale." Le leggi razziali arrivano come una tempesta di sassi, colpiscono devastando ogni certezza. Ed è l'inferno, il fuoco che divora la rappresentazione  di fraternità. 
"Questa sera è già domani", pubblicato da edizioni e/o, penetra l'abisso, violenta le coscienze, impone il ricordo del fascismo, brutale macchia che cancella l'innocenza.
Lia Levi  sceglie una famiglia ebrea, la converte nel simbolo di un popolo. 


Emilia con la perenne insoddisfazione, madre e moglie incapace di amare: figura che trasforma il romanzo storico in indagine psicologica.
Marc, vittima di un matrimonio combinato, costretto a subire un silenzio carico di rancore, riproduce lo spaesamento, la difficoltà di comprendere il torto subito.
Alessandro, marchiato da una genialità che è solo desiderio di conoscenza, è nucleo della narrazione. 
Il difficile cammino verso la pubertà in un mondo che sta capovolgendo e distruggendo la convivenza diventa metafora del nostro bisogno di capire la Storia, quando questa diventa torrente in piena, travolge identità, distrugge il futuro.
La comunità ebraica, le ritualità religiose creano un'atmosfera satura di sacralità. È la famiglia allargata che fa da controcanto alla follia del fascismo.
Cogliamo nel testo rimandi alla ricca produzione letteraria della scrittrice che con lucidità e pacatezza ripercorre la poetica della memoria. Memoria che va preservata, difesa, raccontata.
Si è spezzato il silenzio, le parole suonano come una festa, la festa di una rinascita collettiva che intona un canto: Mai più!
Le siamo grati per averci invitato a sentirci in cammino, mai esuli, mai rassegnati, pronti a resistere.



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