"Io voglio attraversare la vita e da essa farmi attraversare"
Ancora una volta Becky Sharp riesce a sorprendere e il nuovo romanzo, "Penelope Poirot e l'ora blu" edito da Marcos y Marcos, pur mantenendo una continuità con i libri precedenti, ha una sua autonomia, una dialettica sciolta e una maggiore forza interpretativa dei personaggi.
Gli elementi del giallo ci sono tutti ma non aspettatevi una serialità compositiva. Cambiano gli scenari e la figura di Penelope raggiunge maturità scenica.
Non perdendo l'ammirevole autoironia la nostra protagonista si concede una pausa di riflessione. E in questa scelta emerge il vero animo della donna che amiamo. Inventa aforismi mentre è alle prese con un intrigato caso di omicidio. Non è casuale la scelta di un simile "passatempo". È evidente che la scrittrice voglia lanciarsi un messaggio. È tempo di coniugare insieme le esperienze e il vissuto nella sintesi di una frase.
Se da un lato c'è un invito ad affidarsi al sapere filosofico dall'altro c'è il bisogno di ritornare alla magia
dell'infanzia.
La figura di Hamilton, segretaria tuttofare, ha un guizzo nostalgico che commuove. I ricordi del passato sono filtrati dalla consapevolezza della maturità ma è un alternarsi di sentimenti.
Fantasia e realtà incedono a braccetto, non sempre in sintonia. Sta al lettore trovare un equilibrio.
Giallo nel giallo, quello da risolvere e l'altro, ben più profondo, tocca la profondità della psiche.
Non mancano le stoccate sarcastiche che colpiscono impietose il mondo accademico. Ogni personaggio ha la duplice funzione di rappresentare il bene e il male, tutti accomunitati nel descrivere una società dove vizio e virtù riescono ad oscillare.
Colpisce il ripetersi del destino femminile, in Bianca e in Sveva, due icone di libertà, quella libertà negata e racchiusa nel sussurro del vento.
Nel finale la verità nascosta dietro maschere imposte verrà alla luce e si potrà attraversare Avalon, la terra delle fiabe.
Un libro prezioso, un inno alla scrittura "per ritrovare una rotta dentro il caos. Per sedare i sentimenti contraddittori."
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