Passa ai contenuti principali

#TorpedoneTrapiantati Francesco Abate Einaudi Stile Libero





"Questa è la vera bellezza della nostra rinascita. Reimpostarsi non solo nel corpo, ma soprattutto nell'anima". È la sensazione che si prova salendo sul "Torpedone Trapiantati" (Einaudi Stile Libero). Insieme agli amici, quelli che continuano a salire giorno dopo giorno tra prelievi, farmaci antirigetto, complicanze e una nuova voglia di assaporare la vita. 
Francesco Abate a dieci anni dal trapianto festeggia con noi, ci fa ridere, commuovere, riflettere. L'umorismo è il vero farmaco, scioglie la tensione del ricordo, lo smembra, offrendo quei giorni in rianimazione, il bip che scandisce il tempo con la sacralità di chi si è affacciato sul nulla consapevole che gli attimi possono diventare preziosi. 
La Malattia e il Malato si incontrano sul ring e potrebbe essere una metafora. Negativo e positivo, nero e bianco ci accompagnano, non possiamo farci da parte. Bisogna "ridere dei nostri difetti, delle nostre debolezze, scovarle, esorcizzarle con grandi risate.". 



Spiegare a una figlia cosa significa soffrire, elaborare un lutto, sentire dentro di te quella voce, quella presenza che ti ha salvato con un gesto d'amore. 
Le lacrime liberano il nodo alla gola, si chiude il libro e si ha voglia di rileggerlo. Riincontrare i tanti personaggi che lo scrittore sa animare, ripetere come scioglilingua le frasi in sardo e pensare che il dono di un organo è il più sacro gesto, unione di anime, intrecci di esistenze.
Grazie Francesco

Commenti

Post popolari in questo blog

"I lupi dentro"Edoardo Nesi La Nave di Teseo

  "I lupi dentro" Edoardo Nesi La Nave di Teseo Non credo che "I lupi dentro", pubblicato da La Nave di Teseo, chiuda un cerchio. È il teatro che irrompe con la sua vitalità in una brillante ricollocazione dei personaggi che già conosciamo. Torna Fede Carpini che avevamo incontrato in "Fughe da fermo". Cambia lo scenario storico e politico, resta un'elegia malinconica che pervade le pagine. Si è conclusa un'epoca lasciando macerie e nelle vicende del protagonista è inscritta la traiettoria italiana. Ancora una volta Edordo Nesi ci regala un romanzo collettivo, una voce corale dove la memoria è un pericoloso cunicolo. Giocando sul passato e sul presente, sui cambiamenti di tonalità, sui falsi miti degli anni Ottanta, l'autore scolpisce quel che eravamo e quel che siamo diventati. Il tracollo economico è solo un pretesto per accendere le luci su un'economia che ha spazzato via un apparato produttivo fertile e creativo. Lo scrittore registra c

"Tutto qui" Nicola Guarino Graphe.it Edizioni

  "Tutto qui" Nicola Guarino Graphe.it Edizioni  "È così Napoli, una voce che si spande vanamente." La scrittura di "Tutto qui", pubblicato da Graphe.it Edizioni, ha la consistenza di una brezza che si posa sugli oggetti con leggerezza. Di un canto d'altri tempi. Di profumi dimenticati. Di incontri che sfumano nel ricordo. Di sogni che si scontrano col reale. Di strade dove ognuno segue la sua ombra. Di silenzi assordanti. Di amori sfioriti e di abitudini stancanti. Di musiche segrete. Di partenze e scomparsi senza nome. Di stelle e di cieli infiniti. Di solitudini struggenti e di rimpianti nei cassetti. Nicola Guarino costruisce i racconti come fossero spezzoni di film. Li colloca in un Sud sconosciuto, filtrato dalla poetica di una memoria ancestrale. Un gesto, un incedere, un dettaglio nella perfezione di uno stile narrativo compatto e mai artefatto. Fotografie che " salvano dalla morte e dall'oblio."

"La chiave di Berlino" Vincenzo Latronico Einaudi Editore

  "La chiave di Berlino" Vincenzo Latronico Einaudi Editore  "Di me non sapevo niente. O meglio: ciò che sapevo volevo dimenticarlo. Trasferendomi a Berlino speravo di scoprire qualcosa osservandomi in un contesto alieno, come nell'esperimento di un chimico che esplora le proprietà di un reagente nuovo." Abbandonare un futuro forse già scritto, scegliere un luogo che allontana da ogni idea di appartenenza, vivere lo spazio vuoto e provare a riempirlo. "La chiave di Berlino", pubblicato da Einaudi Editore nella Collana Frontiere, è un viaggio antropologico. Una analisi del contesto sociopolitico, una rappresentazione del cambiamento culturale delle città europee. Partendo dall'esperienza personale Vincenzo Latronico coglie il vulnus di una generazione che ha visto sfiorire i propri ideali. "La nostra non era superficialità o trascuratezza: nel trasferirci, per molti versi, avevamo scelto di vivere una vita lontana dall'impegno politico. Ave