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Visualizzazione dei post da gennaio, 2019

"Io Khaled vendo uomini e sono innocente" Francesca Mannocchi Einaudi Stile Libero

"La lingua del deserto è una profezia. Ma parla solo a chi la vuole ascoltare" La nenia confortante della saggezza antica ci accompagna e ci sorregge quando la verità si fa scomoda e dolorosa. "Io Khaled vendo uomini e sono innocente" pubblicato da Einaudi nella Collana Stile Libero è una testimonianza che lascia senza respiro, composta da mille storie che si uniscono nel racconto del protagonista. Un lungo monologo che racconta la verità sulla Libia, quella verità che noi occidentali preferiamo ignorare. Gheddafi che edificò il suo potere attraverso la paura, la rivoluzione trasformata in una guerra civile, l'arroganza di vecchi e nuovi colonizzatori. Tutto si colora di morte e di violenza, mentre il silenzio viene frantumato dal rombo delle armi. Francesca Mannocchi ha trasformato la sua esperienza di vita in un paese che non ha più identità in un romanzo della Memoria, perchè "senza memoria non c'è libertà."  Non giudica nè assolv

"Nel cuore della notte" Rebecca West Fazi

Pubblicato da Fazi "Nel cuore della notte" ha il pregio di mantenere lo schema del classico e di leggersi come se la storia fosse scritta per noi.  L'attualità del testo non è solo legata alle tante riflessioni sulla guerra, vista come una furia che entra nelle esistenze senza lasciare spazio alla consapevolezza. È un elemento estraneo, una disarmonia nell'equilibrio della comunità. Rebecca West sorprende per la scelta di aggettivi ed espressioni verbali che fanno parte del nostro lessico. Descrive personaggi che meriterebbero di salire su un palcoscenico dando vita ad una commedia veloce, divertente e analitica. Le figure maschili restano in ombra ed è una necessaria manipolazione della realtà vissuta dalla scrittrice. La sua è una scrittura di appropriazione dell'identità femminile, più marcata nella protagonista.  Per identificare nelle altre donne lo scatto in avanti bisogna cogliere fra le righe un ribollire interiore, lento e costante. Libro d

"Idda" Michela Marzano Einaudi Stile Libero

"Ci si dimentica che la vita è una serie di attimi da vivere nel presente." In "Idda", pubblicato da Einaudi nella Collana Stile Libero, si assiste ad un capovolgimento di prospettiva, una lenta, inesorabile, progressiva rotazione del rapporto uomo tempo.  Michela Marzano, con una scrittura lineare, ci regala un romanzo filosofico. Lo fa partendo dalla protagonista che, incapace di accettare ricordi d'infanzia, prova a cancellare il prima.  Fugge in Francia e cerca di annullare il linguaggio, le persone, i colori della sua Puglia. Un processo di spoliazione, raccontato con parole che arrivano come fulmini.  Scombinare la trama, si insinuano nella storia d'amore con Pierre, si incagliano nella mente creando una barriera protettiva. In questa feroce necessità si palesa un tema forte, divisorio. È come se la personalità, scegliendo l'oblio, si imponesse una riduzione, un taglio. Ma "gli oggetti sono carichi di memoria, continuano a dialoga

"Viktoria" Gaia Cardinali Tunuè

“Solo le storie che raccontiamo risuonano nei cuori di chi le ascolta”  Capita quando i personaggi riescono ad essere credibili e la trama, pur mantenendosi in bilico tra finzione e realtà, creano incalzante attesa. “Viktoria”, pubblicato da Tunuè, è un graphic novel curato nel disegno stilizzato, nella scelta delle variazioni cromatiche, nell'armonia dei dialoghi. Una ragazzina, costretta ad abbandonare la sua “dolce Strasburgo” per un luogo pieno di misteri. Il bosco con le sue attrazioni e gli indecifrabili enigmi è linea di confine. Far prevalere la paura o il bisogno di libertà? Convinta che “i sogni siano simili all'acqua”, fluidi e irraggiungibili, la giovane cerca di custodirli, di intrappolarne il segreto.  Il disegno si trasforma in scrigno della memoria e arma per sconfiggere i timori. Solo l'innocenza e la voglia di conoscere spingeranno la protagonista ad affrontare il nuovo.  L'amicizia con una figura esclusa dal mondo civile perché diversa sarà

"La sartoria di via Chiatamone" Marinella Savino Nutrimenti

Eroine che nella quotidianità hanno resistito alla barbarie del nazismo. Donne che hanno difeso la famiglia dalla fame, dato rifugio agli sfollati, soffocato la paura dei bombardamenti. Marinella Savino, finalista al Premio Calvino 2018, al suo esordio narrativo ci consegna la Storia, quella che conta perché voce di un popolo che ha subito la prepotenza di un regime. La protagonista di "La sartoria di via Chiatamone", pubblicato da Nutrimenti, ha tanto da insegnarci. La saggezza di chi inventa stratagemmi per non farsi piegare,  madre e moglie, timoniera in un mare in tempesta. "Carolina Esposito. Donna libera e lei, con la sua testa, fu libera per tutta la vita" anche se "visse in un'età in cui la libertà, per una femmina, aveva poco senso." Creativa, capace di trasformare anche "le pezze" in abiti di sartoria, mostra l'altro lato di quel femminile avvilito nel ruolo di donna di casa. "Non dava mai a vedere niente di quel

"In un chiaro, gelido mattino di gennaio all'inizio del ventunesimo secolo" Roland Schimmelpfennig Fazi

Il paesaggio di un bianco che turba, evocativo di atmosfere lunari. La presenza di un lupo che si aggira indisturbato, icona di paure inconfessate. Due giovani che fuggono impauriti da una realtà che scompagina i sogni. Una coppia di immigrati che nel silenzio cova progetti irrealizzabili. Un medico convito di essere un fallito. Un uomo che bevendo dimentica. Una giornalista che "cerca di farsi una posizione." "In un chiaro, gelido mattino di gennaio all'inizio del ventunesimo secolo", pubblicato da Fazi, è un dramma contemporaneo dove i personaggi si muovono in piccoli spazi, cercando tutti un centro di gravità. La Berlino che appare ha l'essenzialità rarefatta e assente delle grandi metropoli. Roland Schimmelpfennig mette in scena con una gradualità cromatica la solitudine contemporanea. Dilata le distanze affettive, i buchi neri della psiche. Ogni pagina si differenzia dalle precedenti, imprime un nuovo risvolto alla storia complessi

"Due o tre cose che so di sicuro" Dorothy Allison Minimumfax

"Le storie sono l'unico modo sicuro per toccare il cuore di qualcuno e cambiare il mondo". Non avere paura di affrontare il passato. Riviverlo attraverso la scrittura che si concede, invade corpo e mente, strazia e assolve. "Due o tre cose che so di sicuro", pubblicato da minimum fax, è una prova letteraria che ricorda le pagine di Anais Nin, scrittrice che strappò i veli all'ipocrita e bigotta rassegnazione femminile.  Dorothy Allison va ancora più in profondità e racconta della sua famiglia che ha "una storia di morte e omicidi, sofferenza e negazione, rabbia e orrore." Protagoniste la madre con i suoi silenzi, le sorelle, le amanti. Le vediamo incedere con i volti stanchi, "creature dalle facce vuote che succhiavano tabacco e cambiavano fusi nelle fabbriche tessili, esauste, arrabbiate, mai amate abbastanza". Un libro di memorie, un album di foto, il bisogno di essere diversa?  Molto di più, la sintesi dell'universo fe

"Dalla parte del bene" Martin Fahrner Keller

Non è facile stare "Dalla parte del bene" quando il tuo paese subisce l'invasione sovietica e i sogni di libertà vengono accecati dagli scontri di piazza.  Martin Fahrner racconta la dolorosa storia della Cecoslovacchia partendo dalla famiglia.  Nei brevi capitoli, proposti da Keller, assistiamo al passaggio dell'adolescenza all'età adulta in un rincorrersi di episodi che hanno come nucleo centrale le evoluzioni affettive e sociali dei personaggi.  Una comunità semplice, guidata dalla necessità di essere coerenti a se stessi. Un messaggio forte anche se non ci sono azioni eroiche, è la quotidianità ad essere speciale perchè illuminata sempre da scelte ponderate.  Colpisce e commuove il ricordo dei genitori, mai alterato da sentimenti di risentimento.  Leggendo si ha la sensazione di entrare un una sfera di cristallo, dove nemmeno la violenza più efferata può arrivare. Vince l'individuo sul Male del mondo e sull'arroganza dei potenti. Re

#VenerdìRileggo 4.1.2019

#VenerdìRileggo 4.1.2019 @antoniettagner2 ha scelto Ieri mi sono comportata male nel cosmo Ho passato tutto il giorno senza fare domande Szymborka @caffe_culturale ha scelto Bisogna soltanto non chiudere gli occhi per non rimaner privi della luce Tolstoj  @rebeccaabdu ha scelto  Pietà per la nazione i cui uomini sono pecore e i cui pastori sono guide cattive Ferlinghetti

"L'amore a vent'anni" Giorgio Biferali Tunuè

"Mi mancherà perdonarti", dimenticarti, amarti.  Mi mancheranno i silenzi della madre, il suo curvarsi sotto il peso di un tarlo funesto. Mi mancheranno i dubbi del protagonista di "L'amore a vent'anni", l'innocente e genuina visione del mondo. Mi mancherà Silvia con il suo modo di aggirare il desiderio. Mi mancherà Roma, città che sfuma nel viola del cielo, le strade, le piazze, "i mendicanti con le loro lamentele a voce bassa". Mi mancherà quella frase che arriva a scombinare l'intreccio. Mi mancherà la scrittura di Giorgio Biferali, profonda e malinconica. Dopo aver letto il romanzo, pubblicato da Tunué, si resta orfani della gioventù.  Ci si sente soli, svuotati perché il cerchio perfetto che ci aveva accolto si è dissolto.  È arrivata una luce cruda, abbagliante a svelare nel finale il senso di impotenza rispetto al tempo che ci cambia. Lo scrittore ci fa entrare in una famiglia normale, dove tutto ha il suo ritm

#GovedìSognando a #CasaLettori

#ParolaAiLettori #GiovedìSognando 3.1.2019 @elisaorlando3 ha scelto  La nostalgia è la sofferenza provocata dal desiderio inappagato di ritornare  Milan Kundera @MagaMagaoz ha scelto Credi al grano, alla terra, al mare, ma prima di tutto ama l'uomo Hikmet @ciopaciopa ha scelto  Vale più un minuto del tuo corpo che tutta la somma delle mie ragioni Nietzsche  

"Gli uomini non sono isole" Nuccio Ordine La Nave di Teseo

"Nessun vascello c'è che come un libro  Possa portarci in contrade lontane Né corsiere che superi la pagina D'una poesia al galoppo." I versi di Emily Dickinson sintetizzano la ricchezza di "Gli uomini non sono isole", pubblicato da La Nave di Teseo.  Un testo che sa mescolare la citazione alla riflessione, trasformando la letteratura in elaborazione del presente. Nuccio Ordine ha il pregio di rendere la scrittura una passeggiata emozionante, un itinerario in un giardino di delizie. Il libro si può sfogliare scegliendo dove fermarsi a bere alla coppa profumata della Cultura. L'autore non impone una strada da seguire, offre sentieri paralleli, piccole soste ma soprattutto incuriosisce. Ogni brano permette di accedere alla vera interpretazione linguistica e sociologica. Ed ecco che autori amati come Virginia Woolf, Luis Borges, Bertold Brecht ci sono vicini, ci stringono la mano e ci chiedono di scegliere di essere migliori. Di guardare