“Solo le storie che raccontiamo risuonano nei cuori di chi le ascolta”
Capita quando i personaggi riescono ad essere credibili e la trama, pur mantenendosi in bilico tra finzione e realtà, creano incalzante attesa. “Viktoria”, pubblicato da Tunuè, è un graphic novel curato nel disegno stilizzato, nella scelta delle variazioni cromatiche, nell'armonia dei dialoghi. Una ragazzina, costretta ad abbandonare la sua “dolce Strasburgo” per un luogo pieno di misteri. Il bosco con le sue attrazioni e gli indecifrabili enigmi è linea di confine. Far prevalere la paura o il bisogno di libertà? Convinta che “i sogni siano simili all'acqua”, fluidi e irraggiungibili, la giovane cerca di custodirli, di intrappolarne il segreto.
Il disegno si trasforma in scrigno della memoria e arma per sconfiggere i timori. Solo l'innocenza e la voglia di conoscere spingeranno la protagonista ad affrontare il nuovo.
L'amicizia con una figura esclusa dal mondo civile perché diversa sarà preludio di una nuova era.
Gaia Cardinali lascia volutamente in sospeso molti interrogativi e nel tratteggio deciso, nell’eccesso di colori riesce a parafrasare la scrittura. Confina gli adulti nello spazio della diffidenza, nel luogo dove si ha l'arroganza di sapere. In questa dicotomia tra due visioni estreme del presente, la scrittrice coglie il disagio della nostra epoca. Una favola moderna che nonostante sia ambientata in Occidente, ricorda altri strappi dolorosi, altri viaggi in balia di una tenue speranza. In lei rivediamo i tanti minori che affrontano il Mediterraneo, convinti forse di “brandire il destino come una spada”.
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