"Fumana" Paolo Malaguti Einaudi Editore
"Fumana annusava l’aria, sentiva la brezza sulla pelle e nelle chiome, nere contro il nero della notte, e guardava il buio attorno a sé, cercando di conoscerlo, di farlo suo."
La poetica di una narrazione che sa incantare.
Sono i luoghi nella bassa del Po così ricchi di dettagli, sono i personaggi così reali, sono le ricostruzioni di un tempo lontano a rendere perfetta la nuova prova letteraria di Paolo Malaguti.
L'autore conosce ed ama ogni anfratto della terra che fa da sfondo e da coprotagonista delle sue storie.
La sua scrittura si nutre di sussurri e suoni, si fa musica, si trasforma in racconto che va oltre la trama.
Esalta quel mondo semplice e genuino che grazie alla sua parola torna a respirare.
Crea un incastro perfetto tra realtà e finzione narrativa, trova modulazioni linguistiche che nel riscoprire le radici del parlato non perdono la purezza dei fonemi.
"Fumana", pubblicato da Einaudi Editore, è ambientato alla fine dell'Ottocento a Voltascirocco.
La tragedia della rotta dell'Adige è metafora della fragilità della Natura e della resistenza di chi resta.
La protagonista che dà il nome al romanzo, nata durante quella notte di spavento, è espressione di animo libero e spavaldo.
Affidata alle cure del nonno Petrolio impara da lui l'arte della pesca, la riservatezza, la capacità di non piegarsi alle avversità.
Sua guida è Lena e da questa unione emerge l'innato dono di una recezione delle cose e degli umori privilegiata.
L'autore esplora l'indefinito e il mistero, la diversità e le risonanze magiche, l'influsso della materia sullo spirito, la comunione con l'inspiegabile.
Ci fa intravedere in filigrana ciò che non percepiamo con la sola ragione.
Ci regala un romanzo perfetto dove non c'è spazio per la resa.
Dove bisogna trovare il nesso tra corpo e anima, correre a perdifiato negli spazi ariosi della mente, con il coraggio di chi anche nella nebbia trova la sua strada.
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