"In trasparenza l'anima" Beatrice Sciarrillo 66thand2nd
"Era stata la mia avidità – il mio desiderio senza fine di essere nutrita – a togliere a mia madre ogni stimolo di vita, di sessualità, ogni desiderio. Ero stata io a renderla una persona sempre più fredda e distante. Con due figlie a carico aveva smesso di essere una donna per divenire solo nostra madre."
Anita e quel corpo che sente pesante.
Un ingombro, una colpa, una presenza ostile.
Giorno dopo giorno cresce la vertigine di fronte al cibo e la ribellione a quella parte di sé che vorrebbe annullare.
L'anoressia diventa simbolo di un sé scarnificato ed essenziale dove non arrivano le urla dei genitori, le insistenze ossessive della madre per una malattia che non accetta.
"In trasparenza l'anima", pubblicato da 66thand2nd, è un racconto duro, implacabile, sincero.
È la solitudine e la dispersione emotiva di tante giovani, lo scandire delle ore, la frenesia di sentirsi vuoti.
È l'ospedale e l'incontro con altre vittime di una patologia sempre più diffusa.
È la ragione che si rintana nel non senso, nel bisogno di essere invisibile.
Con una penna affilata Beatrice Sciarrillo riesce a penetrare nella mente della sua protagonista, a darle il coraggio di raccontarsi.
Non c'è retorica nelle parole dell'autrice che nella scrittura seleziona ogni fonema, riduce all'essenziale le percezioni.
Attraverso questa purificazione dalle scorie di frasi di circostanza si staglia il disagio.
E quel disagio così intimo è un modo per dire: eccomi, ci sono.
È un urlo trattenuto, una voce che si disperde nel frastuono di una quotidianità banale ma è nostro dovere ascoltare e tendere una mano.
Comprendere le radici di una sofferenza troppo a lungo sottovalutata.
Un testo graffiante capace di scuoterci nel profondo.
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