" I ricordi dell'acqua" Elif Shafak Rizzoli Editore
"Man mano che l’aria si increspa di calore, lentamente la goccia di pioggia evaporerà. Ma non sparirà: presto o tardi, la minuscola perla d’acqua trasparente tornerà nel cielo azzurro e, una volta lassù, attenderà con pazienza il momento di scendere su questa terra tormentata… ancora e ancora. L’acqua ricorda. Sono gli esseri umani che dimenticano."
Solo una narratrice raffinata poteva comporre in un unico romanzo una serie di storie ambientate in tempi diversi.
"I ricordi dell'acqua", pubblicato da Rizzoli Editore e tradotto da Daniele A. Gewurz e Isabella Zani, ha tratti epici, storici e contemporanei.
A fare da collante una piccola goccia d'acqua che cade sulla testa di re Assurbanipal, l'ultimo dei grandi sovrani del regno d'Assiria.
Uomo colto e feroce rappresenta il Bene e il Male.
Seguendo questa traccia il viaggio attraverso i secoli continua.
A metà ottocento la goccia trasformata in neve si poserà sulla bocca di un neonato, Arthur, che da adulto decifrerà le tavolette cuneiformi del poema di Gilgamesh.
Continua la peregrinazione e un nuovo incontro.
Una bambina turca rapita dall'Isis fino ad arrivare al 2018 con l'idrologa Zaleekhah.
I tasselli si uniscono e ci permettono di capire che gli esseri viventi dimenticano mentre "l'acqua ricorda."
L'autrice britannica di origini turche riesce a cogliere la connessione tra esseri umani e Natura, ad edificare ponti che trasformano la Storia in un unico disegno universale.
Il libro ha vibrazioni spirituali, ecologiste, interiori.
Affida ad un fluido il compito di pensarci parte attiva nel percorso di cambiamento della cultura e della società.
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