"Certe sere Pablo" Gabriele Pedullà Einaudi Editore
"Ah, sappiatelo, noi siamo di quelli che ricordano."
Le parole di Victor Marouck tracciano il percorso culturale di Gabriele Pedullà.
La sua scrittura scandisce tre tempi storici, si fa testimonianza, riesce a cogliere le atmosfere, le tensioni, le conquiste di più generazioni.
Dagli anni settanta ai primi anni Novanta la rivisitazione sociale e politica non ha l'impostazione di un saggio.
È voce di chi è stato in prima linea, ha vissuto la politica con ardore, impegno e libertà.
È la gioia di condividere un'idea, il brivido di essere in tanti a credere in un cambiamento della società.
Sono gli interrogativi, le opposte fazioni, le piazze in subbuglio, gli slogan urlati, i volti esaltati da una esperienza comune.
"Certe sere Pablo", pubblicato da Einaudi Editore, è un album di disegni da sfogliare con calma.
Per evocare il passato prossimo, vivere la consapevolezza di voler cambiare il corso della Storia, rivedere passi falsi e ingenuità che fecero spegnere quel fuoco giovanile.
Diviso in tre parti il testo è discorsivo, mai polemico o prolisso.
Minimale nella narrazione, costellato da aneddoti, non solo è fonte di conoscenza per i più giovani.
Aiuta gli adulti a rivedersi al rallentatore, a scoprire quale era la sponda giusta e quella sbagliata.
Non ci sono esaltazioni di ideologie ma teste pensanti che sono state protagoniste del vento della metamorfosi.
Il testo ha il pregio di ricomporre i tasselli di un prima che ci appartiene nella certezza che solo analizzando errori e difficoltà oggettive si potrà riprendere a fare la Storia.
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