Passa ai contenuti principali

"Elaborate forme di solitudine" Tony Laudadio La Nave di Teseo

 

"Elaborate forme di solitudine" Tony Laudadio La Nave di Teseo




"Siamo fatti di carne ma anche di spirito, no?"

Sovrapposizione di esistenze che percorrono i binari di una stazione solitaria.

È questa la prima impressione che ci concede Tony Laudadio.

Attore e drammaturgo sa dosare l'ingresso dei personaggi all'interno di una trama che sembra statica.

A dominare la scena Andrea ricoverato in coma irreversibile.

Assente per gli altri ma vigile e capace di interpretare con un certo distacco le conflittualità dei personaggi.

La madre Luana, il vedovo Clemente, Gipo, Gabriella: chi sono veramente e cosa cercano?

"Elaborate forme di solitudine", pubblicato da La Nave di Teseo, è un romanzo articolato, dove ogni voce ha la straniante percezione del vuoto esistenziale.

Si ha la sensazione che tante linee convergano verso un punto e quel punto è rappresentato da un luogo di dolore.

Mentre si accartocciano i pensieri e si diluiscono in una quotidianità irrequieta Caserta lancia i suoi segnali.

È come se volesse sottolineare l'autenticità di ciò che accade.

C'è qualcosa che resta indecifrabile e credo sia il bisogno dell'autore di dare alle figure narrate uno spazio di autonomia, una seconda occasione.

Una struttura narrativa ad incastro che attrae e riesce a turbare.



Commenti

Post popolari in questo blog

"I lupi dentro"Edoardo Nesi La Nave di Teseo

  "I lupi dentro" Edoardo Nesi La Nave di Teseo Non credo che "I lupi dentro", pubblicato da La Nave di Teseo, chiuda un cerchio. È il teatro che irrompe con la sua vitalità in una brillante ricollocazione dei personaggi che già conosciamo. Torna Fede Carpini che avevamo incontrato in "Fughe da fermo". Cambia lo scenario storico e politico, resta un'elegia malinconica che pervade le pagine. Si è conclusa un'epoca lasciando macerie e nelle vicende del protagonista è inscritta la traiettoria italiana. Ancora una volta Edordo Nesi ci regala un romanzo collettivo, una voce corale dove la memoria è un pericoloso cunicolo. Giocando sul passato e sul presente, sui cambiamenti di tonalità, sui falsi miti degli anni Ottanta, l'autore scolpisce quel che eravamo e quel che siamo diventati. Il tracollo economico è solo un pretesto per accendere le luci su un'economia che ha spazzato via un apparato produttivo fertile e creativo. Lo scrittore registra c

"Fumana" Paolo Malaguti Einaudi Editore

  "Fumana" Paolo Malaguti Einaudi Editore  "Fumana annusava l’aria, sentiva la brezza sulla pelle e nelle chiome, nere contro il nero della notte, e guardava il buio attorno a sé, cercando di conoscerlo, di farlo suo." La poetica di una narrazione che sa incantare. Sono i luoghi nella bassa del Po così ricchi di dettagli, sono i personaggi così reali, sono le ricostruzioni di un tempo lontano a rendere perfetta la nuova prova letteraria di Paolo Malaguti. L'autore conosce ed ama ogni anfratto della terra che fa da sfondo e da coprotagonista delle sue storie. La sua scrittura si nutre di sussurri e suoni, si fa musica, si trasforma in racconto che va oltre la trama. Esalta quel mondo semplice e genuino che grazie alla sua parola torna a respirare. Crea un incastro perfetto tra realtà e finzione narrativa, trova modulazioni linguistiche che nel riscoprire le radici del parlato non perdono la purezza dei fonemi. "Fumana", pubblicato da Einaudi Editore, è

"Tutto qui" Nicola Guarino Graphe.it Edizioni

  "Tutto qui" Nicola Guarino Graphe.it Edizioni  "È così Napoli, una voce che si spande vanamente." La scrittura di "Tutto qui", pubblicato da Graphe.it Edizioni, ha la consistenza di una brezza che si posa sugli oggetti con leggerezza. Di un canto d'altri tempi. Di profumi dimenticati. Di incontri che sfumano nel ricordo. Di sogni che si scontrano col reale. Di strade dove ognuno segue la sua ombra. Di silenzi assordanti. Di amori sfioriti e di abitudini stancanti. Di musiche segrete. Di partenze e scomparsi senza nome. Di stelle e di cieli infiniti. Di solitudini struggenti e di rimpianti nei cassetti. Nicola Guarino costruisce i racconti come fossero spezzoni di film. Li colloca in un Sud sconosciuto, filtrato dalla poetica di una memoria ancestrale. Un gesto, un incedere, un dettaglio nella perfezione di uno stile narrativo compatto e mai artefatto. Fotografie che " salvano dalla morte e dall'oblio."