"Come scrivere dell'Africa" Binyavanga Wainaina 66thand2nd
"Dovremmo impadronirci del nostro patrimonio culinario. Finiamola di chiamarla cucina «etnica» per dissociarla da noi stessi. Rendiamola parte della nostra esperienza."
66thand2nd ci fa un enorme regalo pubblicando "Come scrivere dell'Africa".
Il testo curato da Achal Prahbala e tradotto da Massimiliano Bonatto, è il viaggio obiettivo, critico e lucidissimo del continente Africano.
Dalla politica, al sistema scolastico, all'immigrazione, al razzismo, alla cucina, all'omosessualità, alle tradizioni e alle innovazioni: ogni tassello di questa opera composita è frutto di meticoloso lavoro di ricerca.
Tornare alle radici per migliorare il presente, affrontare le contraddizioni, accettare il dubbio, studiare il percorso storico e sociologico, mostrare le diversità e i punti di forza, trovare un linguaggio che non scimmiotti il lessico europeo ma lo arricchisca.
Leggere questa meravigliosa testimonianza significa voler comprendere il valore di più culture che hanno tanto da insegnarci.
Binyavanga Wainaina, morto prematuramente, è stato pioniere di una scrittura alla quale si sono ispirati molti autori africani.
È stata una voce libera, autentica, curiosa, eterogenea.
Ha raccontato il bene e il male, la sua esistenza, il suo substrato con l'entusiasmo di chi crede nella conoscenza e nel futuro.
Splendido il racconto che apre la raccolta.
Un esempio di creatività che non eccede in effetti speciali ma fa intravedere la fantasia, la genialità di un autore che ha lasciato tracce profonde anche in Occidente.
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