"Maree" Sara Freeman Elliott Editore
"Anche non sentire è un sentimento."
Provare ad allontanarsi dai ricordi.
Camminare per strade sconosciute tra volti mai incontrati prima.
Lei, senza nome, sulla sabbia umida in una notte senza stelle.
Lei in balia delle onde che scaraventano giù ma sanno anche consolare.
Lei, "una donna che si nasconde in piena luce."
Ha lasciato quella che credeva la normalità per rifugiarsi nel limbo di sé stessa.
Nel tempo di prima aveva un marito, un fratello, una cognata.
Ora ha solo un guscio vuoto e un dolore che bisogna far tacere.
"Maree", pubblicato da Elliott Editore e tradotto da Paola Splendore, vincitore del Premio The Bridge settima edizione 2022 per la narrativa americana, ha una scrittura sincopata.
Costruisce una trama che si va definendo lentamente attraverso frasi che svelano poco per volta il motivo della fuga della protagonista.
Ricomporre i pezzi di un'anima frantumata, cercare e ancora cercare di aggrapparsi al presente.
Andare nella conca buia dalla quale ha provato a fuggire.
Sara Freeman riesce a cogliere la fragilità emotiva, il vincolo dei legami familiari, il coraggio di correre e correre verso sé stessi.
E poi forse tornare.
Un romanzo che attinge alla poesia e alla suspance.
Un viaggio dove si perde tutto e si riacquista il desiderio di ricominciare.
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