"Grammatica di un desiderio" Vanessa Tonnini Neri Pozza
"Lontano da casa è stato facile scomparire. Tacendo i ricordi mi sono concesso di passare indenne una vita, sempre omettendo il punto da cui venivo un attimo prima, sempre ricominciando, al riparo di ogni fatto passato. Ora si dà il caso che qualcuno si sia messo in testa di narrare la mia storia, e quel qualcuno sono io. Lotto con la memoria. Parlo nel sonno. Un interrogatorio senza tregua."
Una confessione, un diario, una raccolta di ricordi.
In una prosa molto poetica, intrisa di rimpianti Nicaredda evoca quel silenzio che lo ha inghiottito impedendogli di svelarsi.
Ambientato in una Sicilia arcaica "Grammatica del desiderio", pubblicato da Neri Pozza, è un viaggio per immagini.
Nette, precise, intagliate nella memoria.
L'infanzia in un'atmosfera dove l'amore è una parola di troppo.
L'assenza del padre, la rassegnazione della madre, il lavoro in miniera, gli stenti, le fatiche e quella smania che rode dentro.
Il confino nelle isole Tremiti e l'incontro con Ruggero, "arruso" come lui.
Ecco che corpo e mente si fondono pronti a concedersi il piacere.
Quando dalla nebbia si passa alla consapevolezza del sé non resta che correre che non è una fuga ma una conquista, un modo per affermare la propria identità.
Vanessa Tonnini scrive un romanzo dalle tinte forti attingendo alla Storia e trasformando l'esperienza del suo protagonista in una liberazione collettiva dal giogo dei pregiudizi, dall'arroganza delle dittature, dalla paura di essere diversi.
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