"La più brava" Carolina Bandinelli Nutrimenti Editore
"Emma ha trentasei anni e proprio ora realizza di aver coltivato in modo stupido il pensiero fantastico di essere eterna, o almeno esente dagli effetti del tempo sul corpo."
Il tempo che passa è solo uno dei crucci di Emma.
Ad un tratto si accorge che è cambiato il suo rapporto con gli oggetti e con gli spazi.
Sa di essere vittima di una società capitalistica che la vuole perfetta, affidabile, solvibile.
Fin da piccola si era sentita inadeguata, messa all'angolo da chi brillava più di lei.
"La più brava", pubblicato da Nutrimenti Editore nella Collana Greenwich, descrive una tipologia femminile che riesce a metterci in crisi.
Di fronte a questa donna che si interroga su ciò che ha e su ciò che vorrebbe avere siamo spiazzati.
Non è la casa, non sono le relazioni affettive che creano una dicotomia nella mente della protagonista.
Il confronto con le amiche coetanee diventa uno specchio che dilata i dubbi, fa emergere eventi del passato rimossi, mette in luce desideri mai espressi.
Carolina Bandinelli si chiede e ci chiede se in una cultura patriarcale la donna ha il diritto di rifiutare i cliché.
L'autrice al suo esordio narrativo attraverso una verve narrativa sciolta e molto ironica compone un'icona femminile alla quale ci affezioniamo.
Nel voler tracciare un percorso che si differenzia dalle donne che l'hanno preceduta compie una piccola rivoluzione mentale.
Da leggere per imparare che "fuori dal senso si trovano il tempo e il corpo.
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