"Ho qualche domanda da farti" Rebecca Makkai Bollati Boringhieri Editore
"Lo dico solo a titolo informativo: mi interessavano i dettagli.
Non in quanto controllabili, ma in quanto possedibili.
E io, di mio, possedevo ben poco."
È proprio attraverso i dettagli che Rebecca Makkai, finalista al Premio Pulitzer e al National Book Award, compone il suo romanzo.
Corposo, denso, carico di tensione, "Ho qualche domanda da farti", pubblicato da Bollati Boringhieri Editore, gioca con le scenografie utilizzando il tempo come ago della bilancia.
Quando la voce narrante, Bodie Kane, ormai affermata docente di cinema, torna nel suo liceo per tenere un corso, non può fare a meno di fare i conti con il passato.
Venticinque anni prima è stata assassinata una sua compagna.
È stato identificato il colpevole e il caso chiuso e dimenticato.
Con un interessante ricostruzione si fa luce su ciò che è realmente accaduto e mentre ogni tassello va riorganizzato il ritmo narrativo cresce di intensità.
Un legal thriller brillante che si avvale di una forma letteraria insolita.
Una lettera diario che permette all'autrice di scavare nelle dinamiche psicologiche dei personaggi.
Da leggere per ricordare che bisogna avere il coraggio di affrontare i propri demoni.
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