La Collana "Controtempo", ideata da "il Mulino, propone brevi saggi che ridanno senso a parole che usiamo abitualmente senza soffermarci sull'etimologia e sul senso del fonema.
"Comunità", scritto da Marco Aime, docente di Antropologia culturale presso l'università di Genova, ci offre uno spaccato della società attuale confrontandola con il vissuto contadino, quando la tradizione e l'affiatamento creavano quel "luogo ideale" dove ognuno riusciva a riconoscersi.
La "comunananza" "ha la funzione di comunicare, di partecipare cioè sentimenti e idee.
Si dovrebbe imparare dai primi anni di vita osservando le modalità comportamentali degli adulti.
Cosa succede in una società ipertecnologica come la nostra?
Quanto il virtuale ha sostituito la relazione? Basta un like a stabilire una amicizia?
In famiglia quanto gli schermi di un tablet o di un cellulare allontanano creando fratture insanabili?
La fabbrica trasforma il modello domestico riducendo il lavoratore in una macchina asservita alla produzione.
Si riduce il tempo del convivio, si è costretti ad accelerare i propri ritmi.
Lo scrittore non si fa portavoce di verità assolute, ma introduce il dubbio, crea nel lettore una reazione.
Invita a rivedere il nostro modo di stare al mondo, di tracciare confini che includono, di rivedere la geografia culturale, "basata sulla memoria."
Ci porta a riconsiderare il paesaggio, a non percepirlo come un nastro che scorre senza lasciare traccia.
Cosa è rimasto delle aggregazioni spontanee di giovani negli oratori o nei cortili?
Costruire un legame duraturo richiede pazienza mentre la fretta è il nostro nuovo orologio biologico.
Le numerose citazioni non appesantiscono il testo ma propongono una lettura tridimensionale dell'argomento. Invitano ad approfondire, a leggere altri libri.
Ritornare a credere nella "fisicità" dell'incontro, a riaffermare il diritto alle emozioni che possono nascere guardandosi negli occhi.
Anche accettare la noia, imparare a dominarla, inventando percorsi creativi.
Non manca una lucida analisi della politica contemporanea, dove l'ideologia, l'appartenenza, sono state sostituite da "sondaggi, marketing, soluzioni a breve termine."
"Nessun bene senza un compagno ci dà gioia", proviamo a fare nostra l'affermazione di Seneca, usciamo dagli steccati della superficialità e ritroviamo noi stessi e l'altro.
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