"Vita e tempo non sono allineati ma seguono itinerari del tutto diversi."
I personaggi presenti in "Cercami", pubblicato da Guanda, seguono traiettorie oblique, instabili all'apparenza, ma comunque orientate in un'unica direzione.
L'incontro in treno tra la giovane Miranda e l'anziano professore è preludio di un intreccio dove niente è scontato.
Nei dialoghi, negli sguardi, nelle carezze si concentra la tenerezza di una relazione sentimentale che si libera dalle ombre, dai segreti e dai tabù.
"Ognuno di noi è come una luna che mostra alla Terra solo pochi lati."
Rivedersi nell'altro, annullarsi per ritrovarsi, farsi carne comune, inventare un gioco spregiudicato di movenze che gratta via la ruggine, fa esplodere quella sfera intima che non si può mostrare a tutti.
Basterebbe questa intensa armonia a rendere il romanzo di André Aciman un testo denso di interrogativi.
Ma per comprendere cosa vuol dire affidarsi all'amore, annullare distanze fisiche e mentali è necessaria un'altra storia.
Elio, figlio del professore, diventa protagonista assoluto.
Con grande maestria lo scrittore ci fa intravedere un'altro sviluppo narrativo, sorprendente perchè ancora una volta il rimando tematico mette in luce l'annullamento dell'età quando la passione si fa esclusiva.
Ed ecco torna il passato, sembra una nuvola passeggera, un ricordo che si diluisce nella paura.
Il finale lascia increduli, riannodando fili scioglie enigmi. Si dissolvono come per magia gli altri profili che hanno partecipato a tracciare un contorno.
Resta una voce che sussurra piano mentre la musica assopisce i rimpianti.
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