Felicità agognata, sognata e troppo spesso immaginata come una chimera irraggiungibile.
Laura D'Onofrio e Roberto D'Incau in "Lessico della felicità", edito da Baldini + Castoldi propongono un saggio accessibile a tutti dando una chiave d'accesso a una reinterpretazione del nostro modo di vivere.
Offrono una prospettiva alternativa partendo da una considerazione: perchè fuggire quando gli eventi si colorano di negatività?
"Perchè non valutare la possibilità di restare?
Non licenziarsi, non lasciare il partner, non chiudere un'amicizia?
E, ugualmente, cambiare."
Cosa modificare? Imparare a "leggere le situazioni".
Provare a mettersi in discussione, rivedere i comportamenti dell'altro in rapporto non ad una involuzione ma ad una evoluzione.
Non si resta statici, per fortuna. Piccole e costanti scosse ci permettono di riorientare scelte e pensieri.
Accettare questa verita significa non arrendersi ma affidarsi a opportunità alternative.
I due autori propongono trentatré "parole chiave" e ad ognuna affidano il compito di parlarci.
Ogni capitolo è una chiacchierata tra il nostro Io meno accondiscente a modificare la lettura del reale e quella parte desiderosa di trovare un equilibrio.
Le relazioni appaiono subito dinamiche, articolate e ragionate.
Importante è "diffidare della perfezione della situazioni amorose, genitoriali, filiali."
Attenzione, il testo non è il solito manuale con risposte preconfezionate.
È un viaggio lento, a volte sofferto dove ognuno deve trovare il coraggio di vincere l'insoddisfazione, costruendo ponti di fiducia e di speranza.
Se è vero che l'ansia si è fatta compagna è altrettanto vero che non bisogna subirla ma viverla come "un segnale che va compreso".
"L'immaginazione è una funzione potentissima della mente umana".
Perchè si spegne? Quando diventa una lucina lontana?
Lasciare vivo il Peter Pan che è in noi e iniziamo a sperimentare la primavera mentale e fisica.
Da regalare a chi
Ha un ego smisurato
Si è spento emotivamente
Vede negli altri solo dei competitor
Non riesce più a cogliere la semplicità della quotidianità
"A volte la vera rivoluzione è restare". Buona lettura!
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