Passa ai contenuti principali

"Il cantante nella notte" Olja Savičević L'asino d'oro




Mentre la ragnatela della dimenticanza tesse una trappola impalpabile, lasciando un esanime corpo vuoto di ricordi, Naranča Peović, voce narrante di "Il cantante nella notte", edito da "L'asino d'oro", ha bisogno di evocare il passato.
Il suo viaggio attraverso la Dalmazia è l' accorato urlo di chi sta per precipare nel gelo di un presente senza colori. La sua è ricerca di un amore, furioso, sensuale, liberatorio vincolo impregnato di giovinezza. Cerca le tracce di Slavuj, uomo che ha saputo cantare con lei la libertà, quella libertà intravista e mai raggiunta in un paese eternamente in guerra. I Balcani diventano metafora dell'odio e del conflitto, mentre le case scrostate sono simbolo della sconfitta dell'umanità.


Olja Savičević torna al tema dello spaesamento già accennato in "Addio, cowboy", lo fa con una consapevolezza nuova. Per lei la scrittura è esercizio di stile, interazione di prosa e poesia, cammino di sperimentazione.
I suoi personaggi hanno quella creatività innocente che li rende impermeabili all'oblio. La sua terra è lastricata di sangue e nel contempo è luce dell'alba che imprigiona sogni notturni. E quei sogni diventano narrazioni, storie, visioni surreali.
Intorno al mare nero di indifferenza c'è una nuova occasione di rinascita. È "la strada, luogo della nuova poesia, della leggenda."
L'insieme delle vie costruisce la città nuova, dove esiste un'infanzia incorruttibile, dove si possono trasformare le favole in realtà. Basta crederci affidandosi alla forza dirompente della parola scritta. Abbandonarsi e "lasciarsi possedere", provare a restituire alle parole quella identità linguistica, affettiva e umana capace di sovrastare il frastuono di chi ci vuole ostili, obnubilati, incapaci di stendere lunghi, infiniti drappi che invitano alla pace.

Commenti

Post popolari in questo blog

"I lupi dentro"Edoardo Nesi La Nave di Teseo

  "I lupi dentro" Edoardo Nesi La Nave di Teseo Non credo che "I lupi dentro", pubblicato da La Nave di Teseo, chiuda un cerchio. È il teatro che irrompe con la sua vitalità in una brillante ricollocazione dei personaggi che già conosciamo. Torna Fede Carpini che avevamo incontrato in "Fughe da fermo". Cambia lo scenario storico e politico, resta un'elegia malinconica che pervade le pagine. Si è conclusa un'epoca lasciando macerie e nelle vicende del protagonista è inscritta la traiettoria italiana. Ancora una volta Edordo Nesi ci regala un romanzo collettivo, una voce corale dove la memoria è un pericoloso cunicolo. Giocando sul passato e sul presente, sui cambiamenti di tonalità, sui falsi miti degli anni Ottanta, l'autore scolpisce quel che eravamo e quel che siamo diventati. Il tracollo economico è solo un pretesto per accendere le luci su un'economia che ha spazzato via un apparato produttivo fertile e creativo. Lo scrittore registra c

"Fumana" Paolo Malaguti Einaudi Editore

  "Fumana" Paolo Malaguti Einaudi Editore  "Fumana annusava l’aria, sentiva la brezza sulla pelle e nelle chiome, nere contro il nero della notte, e guardava il buio attorno a sé, cercando di conoscerlo, di farlo suo." La poetica di una narrazione che sa incantare. Sono i luoghi nella bassa del Po così ricchi di dettagli, sono i personaggi così reali, sono le ricostruzioni di un tempo lontano a rendere perfetta la nuova prova letteraria di Paolo Malaguti. L'autore conosce ed ama ogni anfratto della terra che fa da sfondo e da coprotagonista delle sue storie. La sua scrittura si nutre di sussurri e suoni, si fa musica, si trasforma in racconto che va oltre la trama. Esalta quel mondo semplice e genuino che grazie alla sua parola torna a respirare. Crea un incastro perfetto tra realtà e finzione narrativa, trova modulazioni linguistiche che nel riscoprire le radici del parlato non perdono la purezza dei fonemi. "Fumana", pubblicato da Einaudi Editore, è

"I dieci passi dell'addio" Luigi Nacci Einaudi Editore

  "I dieci passi dell'addio" Luigi Nacci Einaudi Editore  "La casa senza amore di giorno non esiste. Puoi in qualche modo tenere a distanza i pericoli. Il rumore del traffico, le voci dei vicini, i canti degli uccelli o i latrati dei cani possono distrarti. Non hai coscienza di essere al mondo, sei sospeso." Raccontare la fine di un amore significa entrare nello spazio angusto della sconfitta. Rivivere momenti, rielaborare il senso di perdita, cercare un senso allo stato di abbandono e di estraneamento. Ricostruire l'Io scindendolo dal noi. Imparare ad abitare il luogo condiviso, dare un nome alle stanze, sentirsi profughi senza identità. "I dieci passi dell'addio", pubblicato da Einaudi Editore, è pura poesia. È il coraggio di interrogarsi sulla relazione amorosa, rivederne la luce dell'incontro e il buio di un abbraccio negato. "Il mondo viene sommerso. Le terre, i cieli. È un dolore che può raggiungere la luna. Oscurarla." La d