"Afferrare l'istante prima che qualcosa succeda". Trasformarlo in visioni, deformarlo sfrangiandone i contorni. Arrivare alla purezza assoluta, al mistero profondo di un tempo che si è sganciato dal reale.
Sentire che la vita è intreccio di occasioni se si riesce a svuotarla dal magma del preconcetto.
"Autunno", pubblicato da edizioniSUR, è incontro di due anime sublimi. L'anziano David e la giovane Elisabeth: amicizia che non conosce barriere temporali. Entrambi fuggono "dalla paccottiglia dell'Io". Si affacciano, spericolati, su una finestra dove tutto può accadere.
In una società che non sa più dialogare Ali Smith ritorna alla parola. Si diverte ad accoppiarla, scomporla, colorarla.
È come se attraverso il gioco linguistico si sconfessasse la manipolazione ideologica che ha colpito il Regno Unito.
"Le persone diventano delle semplici pedine". Affermazione forte che misura la capacità di scelta, denuncia l'egoismo, ha il coraggio di condannare "i muri, le recinzioni" che stanno trasformando l'Europa in un bunker.
Non è casuale che Pauline Body sia musa ispiratrice del romanzo. La pop art si anima e rende la scrittura ammaliante.
Il lettore perde la pelle avvizzita da tante delusioni e si fa pentagramma, sabbia, acqua e nel bianco che azzera il male ritrova la voglia di ascoltare storie.
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