Passa ai contenuti principali

"Icarus: Ascesa e caduta di Raul Gardini" Matteo Cavezzali minimumfax




"Questa non è un'inchiesta giornalistica.
Non è un romanzo.
Non è una drammaturgia o una sceneggiatura.
Ma è tutto questo insieme".
"Icarus: Ascesa e caduta di Raul Gardini, edito da minimumfax, è molto di più. È un viaggio nella storia più tormentata d'Italia, quella che si è voluta insabbiare perchè troppe sono le complicità tra Stato e poteri forti.
È luce di verità su una imprenditoria malata, che rapace domina, controlla, crea alleanze anche illecite, rende sudditi giornalisti e politici.
È la rivelazione degli intrighi mafiosi che dalla Sicilia con le loro radici avvelenate si insinuano nel tessuto nazionale e internazionale.


"Sul caso Gardini ci sono verità che non sono mai emerse." Un suicidio con troppi buchi neri che il giornalista Matteo Cavezzali ripercorre mantenendo quella distanza emotiva necessaria a non inquinare i fatti.
Lo scrittore continua ad interrogarsi sul percorso da intraprendere e in questo costante incontro con se stesso mostra quell'umanità che oggi si è persa.
Non lo scoop che arriva al lettore come un vento maligno e con altrettanta velocità viene spazzato via.
Un accorato lavoro di ricostruzione partendo dalle fonti ma con la scrittura limpida di chi sa incuriosire e commuovere.


Ravenna contrappone il bagliore dei mosaici, il  silenzio intimo delle chiese alla necessità di uscire dall'invisibilità. 
Diventa madre di un Impero economico, complice ambigua o semplicemente spettatrice.
Troppe morti sospette, tanti depistaggi e tradimenti diventano materia di una interpretazione teatrale. Da Shakespeare a Pirandello si consuma la più complessa partita a poker e l'azzardo è sfida adrenalinica.
"La sofferenza ci fa paura perché ci fa dubitare anche della nostra fragile felicità." 


Un libro scritto con passione, cuore libero, voglia di rimettere insieme i tasselli disordinati dell'avventura chiamata vita.

Commenti

Post popolari in questo blog

"I lupi dentro"Edoardo Nesi La Nave di Teseo

  "I lupi dentro" Edoardo Nesi La Nave di Teseo Non credo che "I lupi dentro", pubblicato da La Nave di Teseo, chiuda un cerchio. È il teatro che irrompe con la sua vitalità in una brillante ricollocazione dei personaggi che già conosciamo. Torna Fede Carpini che avevamo incontrato in "Fughe da fermo". Cambia lo scenario storico e politico, resta un'elegia malinconica che pervade le pagine. Si è conclusa un'epoca lasciando macerie e nelle vicende del protagonista è inscritta la traiettoria italiana. Ancora una volta Edordo Nesi ci regala un romanzo collettivo, una voce corale dove la memoria è un pericoloso cunicolo. Giocando sul passato e sul presente, sui cambiamenti di tonalità, sui falsi miti degli anni Ottanta, l'autore scolpisce quel che eravamo e quel che siamo diventati. Il tracollo economico è solo un pretesto per accendere le luci su un'economia che ha spazzato via un apparato produttivo fertile e creativo. Lo scrittore registra c

"Tutto qui" Nicola Guarino Graphe.it Edizioni

  "Tutto qui" Nicola Guarino Graphe.it Edizioni  "È così Napoli, una voce che si spande vanamente." La scrittura di "Tutto qui", pubblicato da Graphe.it Edizioni, ha la consistenza di una brezza che si posa sugli oggetti con leggerezza. Di un canto d'altri tempi. Di profumi dimenticati. Di incontri che sfumano nel ricordo. Di sogni che si scontrano col reale. Di strade dove ognuno segue la sua ombra. Di silenzi assordanti. Di amori sfioriti e di abitudini stancanti. Di musiche segrete. Di partenze e scomparsi senza nome. Di stelle e di cieli infiniti. Di solitudini struggenti e di rimpianti nei cassetti. Nicola Guarino costruisce i racconti come fossero spezzoni di film. Li colloca in un Sud sconosciuto, filtrato dalla poetica di una memoria ancestrale. Un gesto, un incedere, un dettaglio nella perfezione di uno stile narrativo compatto e mai artefatto. Fotografie che " salvano dalla morte e dall'oblio."

"La chiave di Berlino" Vincenzo Latronico Einaudi Editore

  "La chiave di Berlino" Vincenzo Latronico Einaudi Editore  "Di me non sapevo niente. O meglio: ciò che sapevo volevo dimenticarlo. Trasferendomi a Berlino speravo di scoprire qualcosa osservandomi in un contesto alieno, come nell'esperimento di un chimico che esplora le proprietà di un reagente nuovo." Abbandonare un futuro forse già scritto, scegliere un luogo che allontana da ogni idea di appartenenza, vivere lo spazio vuoto e provare a riempirlo. "La chiave di Berlino", pubblicato da Einaudi Editore nella Collana Frontiere, è un viaggio antropologico. Una analisi del contesto sociopolitico, una rappresentazione del cambiamento culturale delle città europee. Partendo dall'esperienza personale Vincenzo Latronico coglie il vulnus di una generazione che ha visto sfiorire i propri ideali. "La nostra non era superficialità o trascuratezza: nel trasferirci, per molti versi, avevamo scelto di vivere una vita lontana dall'impegno politico. Ave