Una ricostruzione storica dolorosa e imparziale alla ricerca di ferite antiche
Ulisse è macchia nel ricordo familiare
Squadrista e segretario del Fascio, complice o pedina di un perverso gioco delle parti?
"I crimini vivono oltre la carne di chi li compie, ne incrostano il ricordo"
Tra archivi polverosi Massimo Zamboni ricuce frammenti e ci regala il respiro affannoso e buio del Novecento
Ci conduce per mano come fossimo bambini che non conoscono la voragine del Male
Lo fa con una parola misurata, mai retorica o imprecisa
Restituisce i fatti senza indulgere nel sentimentalismo
La pianura padana è quell'Eden sognato per velare il reale?
Il sangue degli innocenti intride una terra generosa e la fa matrigna
Il coraggio del partigiano Muso è emblema della necessità di non farsi schiacciare dall'abuso di potere
E il 7 si ripete nei nomi dei fratelli Cervi, un mantra che libera il romanzo dai soliti schemi di una memoria inacidita dal giudizio
È il lettore a farsi arbitro e forse anche giudice
La storia non perdona e si ripete
Sta a noi non lasciarci fagocitare nella certezza che è l'uomo protagonista del tempo
Niente ombre o reticenze
È tempo della verità anche se incide la carne
Un libro coraggioso, una testimonianza forte che ci invita a non dimenticare l'eco della violenza
Ulisse è macchia nel ricordo familiare
Squadrista e segretario del Fascio, complice o pedina di un perverso gioco delle parti?
"I crimini vivono oltre la carne di chi li compie, ne incrostano il ricordo"
Tra archivi polverosi Massimo Zamboni ricuce frammenti e ci regala il respiro affannoso e buio del Novecento
Ci conduce per mano come fossimo bambini che non conoscono la voragine del Male
Lo fa con una parola misurata, mai retorica o imprecisa
Restituisce i fatti senza indulgere nel sentimentalismo
La pianura padana è quell'Eden sognato per velare il reale?
Il sangue degli innocenti intride una terra generosa e la fa matrigna
Il coraggio del partigiano Muso è emblema della necessità di non farsi schiacciare dall'abuso di potere
E il 7 si ripete nei nomi dei fratelli Cervi, un mantra che libera il romanzo dai soliti schemi di una memoria inacidita dal giudizio
È il lettore a farsi arbitro e forse anche giudice
La storia non perdona e si ripete
Sta a noi non lasciarci fagocitare nella certezza che è l'uomo protagonista del tempo
Niente ombre o reticenze
È tempo della verità anche se incide la carne
Un libro coraggioso, una testimonianza forte che ci invita a non dimenticare l'eco della violenza
È' bello trovare una recensione di MariaAnna ,che con la sua """ vulcanita "" e competenza ci racconta perché leggere un libro che le è piaciuto
RispondiEliminaE'importante per noi lettori che siamo frastornati dalle tante novità editoriali
La sua capacità di sintesi e 'notevole
Leggerò questo libro è lo citerò a @casalettori
Grazie !!!!