"Volevamo magia"
Matteo Quaglia
Nottetempo Editore
"La realtà non ci era sufficiente, eravamo alla costante ricerca dell’incanto. Volevamo incrinare lo specchio. Volevamo magia."
Matteo Quaglia al suo esordio narrativo racconta stati d'animo e disorientamenti di una generazione alla deriva.
Lo fa con uno stile compatto e una forte competenza letteraria e cinematografica.
"Volevamo magia", pubblicato da Nottetempo Editore, è la ricostruzione di un tempo storico, il viaggio verso il senso dell'esistenza, la ricerca smaniosa di quel quid che forse non esiste.
Ambientato a Trieste, il romanzo non perde mai l'oggettività.
L'oggi è immobile, disarmonico, sfuggente.
Non è casuale la figura di Ludovica, donna dalle mille sfumature e dai tanti misteri.
Per il protagonista è l'irraggiungibile, il controcanto, lo spazio illusorio di una via di fuga.
Il libro scatena riflessioni e interrogativi.
Costringe a guardare oltre il monotono fluire dei giorni, a cercare di oltrepassare il confine che ci lega ad una realtà imposta e opprimente.
Una prova letteraria colta, intelligente, tagliente e introspettiva.
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