"Il colore dell'acqua"
James McBride
Fazi Editore
"Sono bianco o nero?
"Sei un essere umano, scattò.
Istruisciti o non sarai nessuno."
Pubblicato in America nel 1995, "Il colore dell'acqua", ebbe un enorme successo e restò nelle classifiche per due anni.
Arriva in Italia grazie a Fazi Editore e alla splendida traduzione di Roberta Zuppet.
Un romanzo che cambia le prospettive del lettore, lo inchioda in una doppia storia: quella di una madre e quella di un figlio.
Rachel è una figura pazzesca, paladina di una rivoluzione di costumi impensabile negli anni Venti.
Figlia di un rabbino ortodosso, subisce le angherie paterne e a scuola non viene accettata perché ebrea.
Fugge a New York e sposa un uomo nero in tempi nei quali una scelta così audace poteva costare la vita.
Ha dodici figli che educa alla disciplina e quando il compagno muore trova un patrigno per i suoi ragazzi.
Non ha mai accennato al suo passato finché il figlio James decide di scoprire la vera identità della madre.
I capitoli alternano le due voci e restituiscono due epoche storiche e sociali.
Da un lato un viaggio alla ricerca delle proprie radici, dall'altro un doloroso abbandono dalla famiglia d'origine.
Occasione per riflettere sulle segregazioni razziali e di genere.
Un omaggio ad una figura femminile che seppe sfidare regole obsolete.
Un esempio per tutti noi.
Complimenti allo scrittore James McBride per la qualità della scrittura e l'intensità della trama.
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