"Pioggia rossa"
Cees Nooteboom
Iperborea
"Vedo le insenature lontane, il ripido promontorio di Cavalleria con il faro, le pinete e i campi, le fattorie lontane e a sud le barche a vela in quell'inimmaginabile distesa azzurro metallo che è il mare."
Minorca, terra del ritorno.
Oasi di un tempo che lentamente si è sfaldato.
Luogo della memoria e del rimpianto.
"Pioggia rossa", pubblicato nel 2007, è proposto in Italia da Iperborea grazie alla traduzione di Claudia Di Palermo.
Un libro spurio che nella frammentazione trova la cifra di una poetica straniante.
Uomini, donne, oggetti, barlumi di immagini sono attraversati da un velo sottile di malinconia.
Nella precisione delle descrizioni c'è il bisogno di rallentare il cambiamento, di ricostruire il passato.
Un canto che celebra ciò che è stato con quel ritmo narrativo lento, impeccabile, soffuso di grazia.
Cees Nooteboom non perde la verve del viaggiatore, di colui che esplora "il mondo ancora immensamente grande."
Non un addio ma una memoria, un approdo, una ricerca.
Un modo per dirci che ogni giorno è un dono da vivere in pienezza.
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