"Addio, bella crudeltà"
Riccardo Meozzi
Edizioni e/o
Lidia e Giovanni: sposati troppo presto.
Un rapporto sbilanciato dove lui regge il timone e lei si lascia guidare.
Nell'instabilità del maschio ritroviamo segni di un amore complesso, fatto di alti e bassi, voci e suoni dissimili.
Quando gli eventi travolgono la coppia si invertono le parti ma resta il sedimento di una sfuggente insofferenza.
"Addio, bella crudeltà", anticipa ciò che accade, offre un dopo sfalsato permettendoci di osservare da una distanza di sicurezza cosa significa amare e quali sono i costi da pagare.
La morte traccia un confine e costringe Lidia a rivedersi e ricollocarsi nel mondo.
Ricomporre quell'unione acerba, confrontarsi con il vuoto interiore e imparare a camminare.
Una storia fuori dagli schemi di quadretti edulcorati dove tutto funziona e gira per il verso giusto.
Con parole di verità Riccardo Meozzi scrive un romanzo reale, fatto di cedimenti, dubbi, incoerenze.
Di ricordi spinosi e di fragilità, di forze spezzate e di ricostruzioni.
Una bella e autentica prova letteraria.
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