"Cuoio"
Gabriele Cavallini
Einaudi Editore Unici
"Quello che desideravo, un giorno, era di trovarmi a tavola col nonno e mio padre a raccontare una storia migliore della loro. E concludere dicendo: – Questa è la vita. Non l’altra, quella che mi avete insegnato voi. Imparate la lezione."
Spesso la famiglia scrive il tuo destino.
È quello che succede a Michi, che fin da piccolo è vissuto in conceria.
Un universo complesso fatto di fatica e sacrificio.
Alla morte del nonno, il padre, perso nelle sue fantasticherie, fa fallire l'impero familiare.
"Cuoio", pubblicato da Einaudi Editore nella Collana "Unici", curata da Dalia Oggero, intona il triste canto di una sconfitta.
Fulminante, invasivo, caustico trascina il lettore in una storia che nella tragicità degli eventi riesce a trasmettere tanta umanità.
La madre scomparsa, il fratello perso in un immaginario privo di parole, un amore finito e quel senso di impotenza che devasta l'anima.
In un crescendo emotivo Gabriele Cavallini esplora incertezze e deliri, fughe dalla realtà, esistenze frammentate e incapaci di ricomporsi.
La scrittura è asciutta, capace di mantenere un equilibrio dialettico tra presente e passato, tagliente, intransigente.
In un finale inatteso e fulminante si compie l'ultimo atto mentre la luce scema di fronte ad una verità che nella sua ferocia mostra che spesso per proteggere gli altri bisogna distruggere.
Un libro che lascia senza fiato, una fiamma che arde, un vento che travolge.
Complimenti!
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