"Kala"
Colin Walsh
Fazi Editore
"Ciò che facciamo adesso può riecheggiare nel passato e riscattare ciò che è andato perso."
La spensieratezza dell'adolescenza di un gruppo di ragazzini viene infranta a causa della scomparsa di Kala.
Dovranno passare diversi anni prima che tre amici nel rincontrarsi sono costretti a fare i conti con il passato.
Il ritrovamento di resti umani scatena una ridda di emozioni e ricordi.
"kala", pubblicato da Fazi Editore grazie alla traduzione di Stefano Tummolini, è un thriller psicologicp che costringe il lettore a confrontarsi con il senso di colpa, il dolore della perdita, il fallimento di una società che si regge su segreti ed omissioni.
Nella narrazione si alternano Mush, Helen e Joe e il ritmo narrativo cambia di volta in volta.
Sono anime fragili, imprigionate dentro una bolla che rappresenta il prima.
Il romanzo si sviluppa in una città immaginaria, Kinlough.
L'Irlanda con la sua moralità bigotta fa da sfondo ad un testo costruito su piani letterari differenti.
La scrittura è rarefatta, inquieta, a tratti frammentaria.
Queste caratteristiche aumentano il senso di spaesamento mentre gli elementi naturali descrivono un territorio aspro, involuto.
L'esordio di Colin Walsh ha compattezza e fluidità tematica.
Riesce a cogliere linguaggi e pose di una generazione in bilico sull'orlo di un precipizio.
Aggiunge alla trama principale altre storie, altri misteri.
Sa creare un testo corale pur evidenziando le singole personalità.
Regge con abilità le 453 pagine che si leggono d'un fiato.
Non ci resta che aspettare la prossima prova narrativa di un autore talentuoso.
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