"L'ultimo samurai"
Helen Dewitt
Einaudi Editore
Ci sono libri che si possono leggere all'infinito trovando sempre nuovi stimoli intellettuali.
"L'ultimo samurai", ripubblicato da Einaudi Editore e curato da Elena Dal Pra è uno di questi.
Una storia editoriale controversa che oggi finalmente è solo un ricordo perché sono certa che il romanzo avrà un impatto forte sui lettori.
Sibylla è una madre single e nell'educare il figlio Ludo ha trasmesso la passione per la conoscenza.
Il ragazzino conosce il greco antico, l'ebraico, il giapponese ma quello che colpisce è la sua capacità di esplorare il linguaggio, trasformarlo in un'avventura.
A scuola gli insegnanti non riescono a comprendere la genialità dell'alunno ma non riescono a fermare la curiosità dilagante e la logica del protagonista.
La lettura di "I sette samurai" di Akira Kurosawa aprono un mondo che sconfina con la quotidianità.
È commovente il desiderio di Ludo di conoscere il padre.
Impara la libertà di scegliere la propria famiglia indipendentemente dai legami di sangue.
Ricco di riferimenti culturali, di riflessioni semantiche, il testo esplora il rapporto tra pensiero e realtà, il valore del segno e la filosofia della lingua.
Helen Dewitt costruisce una struttura narrativa aperta, dinamica, colta.
Un invito a difendere e coltivare l'amore per la conoscenza.
Fidatevi, un'esperienza letteraria che arricchirà il vostro patrimonio affettivo e intellettivo.
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