La Via Lattea era come una tempesta di stelle, nello stretto spazio delle colline."
Una luce che ci accompagna mentre leggiamo con emozione "Country Dark", pubblicato da minimum fax e tradotto da Roberto Serrai.
Il libro conferma le qualità narrative di Chris Offutt, che in "Nelle terre di nessuno" ci ha regalato pagine di una bellezza straziante capaci di rappresentare l'altro volto dell'America. Quello duro, violento, disperato ma intriso da valori tangibili, immortali.
Dai racconti al romanzo con la stessa scrittura spietata, essenziale, ricca di suggestioni paesaggistiche.
Seguiamo Tucker, reduce di guerra, e la sua libertà ci contagia, ci esalta, ci invita a guardare alla vita con lo stesso sguardo di "una profondità insondabile".
Il suo amore per "la verde e turgida terra del Kentucky, il desiderio di sentire con il corpo l'appartenenza ad un luogo, la scelta di seguire l'istinto tracciano un percorso letterario che delimita il vero eroe contemporaneo.
Ci innamoriamo di Rhonda, fragile figura di donna, pronta ad accettare il dolore di madre, a difendere i figli imperfetti, a saper aspettare.
Mentre lo Stato conosce solo aride leggi, lo scrittore afferma il diritto dei genitori a regalare carezze, baci, abbracci che sconfiggono la diversità.
Il testo è amore viscerale, misterioso legame che non conosce la paura.
È denuncia di "una rete di corruzione che abbracciava due stati e comprendeva sceriffi, sindaci, agenti di polizia giudiziaria".
È riscatto nella gestualità primordiale, nella comunione con la bellezza del cosmo, tragica, struggente melodia che rende la letteratura esperienza salvifica.
Commenti
Posta un commento