Leggere "Salvare le ossa", edito da NN, significa entrare in un labirinto dal quale è difficile fuggire. La narrazione si sviluppa in 12 giorni, si ha la sensazione di attraversare cunicoli bui, illuminati da squarci simbolici che si insinuano tra le pagine creando bagliori letterari inusuali.
La scrittura di Jesmyn Ward, vincitrice del National Book Award, penetra con violenza, toglie il respiro, coglie impreparato il lettore. Ogni scena è un rivolo di vita che può mutarsi in morte e in questo cangiante scenario i personaggi sono trafitti da una realtà dura, spietata, mai falsa.
Ambientato a BoisSauvage, racconta con un virtuosismo dialettico eccellente la potenza prorompente dell'uragano Katrina mostrando come la Natura sa essere Matrigna.
Protagonista è la giovane Esch, la sua voce esce dalla profondità di una assenza, difficile da colmare.
Si nutre di abbracci rubati, di amanti furtivi, di libri e di storie.
Romanzo dai forti contrasti, da colori che accecano e immagini che non conoscono sfumature cromatiche.
La scrittrice riesce a rappresentare il dolore, la paura, il senso di appartenenza ad una comunità e soprattutto sa erodere "quel cuore di pietra" che ci impedisce di affondare nelle sabbie mobili dei sentimenti estremi.
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