"La stanza è vostra, ma è ancora spoglia."
Le parole di Virginia Woolf si riempiono di significato grazie a "I racconti delle donne",pubblicato da Einaudi. Mancava una antologia letteraria capace di raccogliere il meglio della narrativa mondiale.
Il pregio del libro è quello di aver creato un luogo non solo virtuale nel quale converge la complessità del pensiero femminile.
Un luogo dove entriamo in punta di piedi, attraversiamo ogni spazio con il cuore che batte, ci fermiamo, riprendiamo fiato, rileggiamo una frase, godiamo di ogni parola.
Annalena Benini, curando questo prezioso gioiello, ci ha restituito la purezza del linguaggio, quel linguaggio che si riempie di senso, che azzera le distanze tra il detto e il non detto.
Sentiamo l'anima di chi scrive, entriamo in comunione con i fonemi.
È il coraggio di raccontarsi, di non omettere, di mettersi in discussione uno dei tanti fili conduttori.
L'ironia di Dorothy Parker, "l'amore in tutte le sue forme" di Marguerite Yourcenar, l'infelicità di Elsa Morante: in ognuna rintracciamo un frammento del nostro esistere.
C'è la paura di non essere adeguate, la difficoltà ad affermarsi, il fallimento dell'amore, la forza di andare avanti.
"Noi non possiamo mentire nei libri e non possiamo mentire in nessuna delle cose che facciamo", con Natalia Ginzburg sentiamo il peso del nostro compito e l'entusiasmo di sperimentare la libertà.
Sfilano davanti a noi Alice Munro, Ngozi Adichie, Valeria Parrella, Nora Ephron, Jasmina Reza ed è come quando da bambini per la prima volta ci fermavamo incantati davanti ad un luna park. Riviviamo l'attesa, la meraviglia, la scoperta.
Le pagine scorrono veloci e si vorrebbe fermare il tempo, continuare questo viaggio dove la bellezza toglie il fiato.
"Volevo offrire a chi legge la ricchezza della letteratura e del cambiamento femminile, i mutamenti delle relazioni umane e il moltiplicarsi delle forze e del coraggio", dice Annalena nella prefazione. Ci ha regalato molto di più, ha confermato che "poi arriva un altro breve racconto, e ti risolve la vita."
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