"Smetto di ripetermi che sono colpevole delle mie illusioni"
Dopo la fine di un amore, in procinto di affrontare un trasloco, quando ogni certezza sembra andare in frantumi, come uscirne provando a ricominciare?
Ilaria Gaspari con "Lezioni di felicità" (Einaudi) ci regala la cura perfetta.
Seguirla è intrigante, si ha la sensazione di entrare nel mondo della filosofia non con lo sguardo del saccente studioso ma di chi vuole lasciarsi attraversare dal dubbio.
Sei settimane alla scuola di maestri filosofi cercando di trasformare il loro messaggio in pratica quotidiana.
Si impara "l'arte di vivere" in compagnia di Pitagora, Parmenide, Zenone, Epitteto. La lista dei compagni di viaggio è lunga e ogni tappa del nostro itinerario è arricchita da aneddoti, citazioni, massime e soprattutto nuova consapevolezza.
Ci si accorge che il rapporto con il tempo è falsato dall' urgenza di voler intravedere il futuro, mentre il presente resta imprigionato, incapace di sorprendere.
Si apprezzano sentimenti come l'amicizia, spesso trascurata.
Si possono affrontare i conflitti, appropriarsi della "moderazione", credere nella parola scritta che libera dalla paura.
Provare stupore cercando di scomporre ogni attimo, senza timore di ingigantire i sensi di colpa.
Sentirsi leggeri senza l'assillo di avere tutto sotto controllo.
Potrei continuare all'infinito elencando i motivi che fanno di questo libro un testo da custodire gelosamente, da rileggere certi che in ogni pagina la scrittrice saprà restituirci la gioia della ricerca perché come diceva Socrate: "una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta".
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