"L'animo dell'uomo è un enigma che va ascoltato e non ridotto a categorie"
Un flusso di pensieri travolgenti, bolle di introspezione risalgono in superficie scontrandosi con la normalità del quotidiano. "Come un giovane uomo", edito da Marsilio, è una storia con un preciso metodo narrativo.
Due eventi solo in apparenza slegati sono il pretesto per addentrarsi nel complicato universo trascendentale. La luce accecante della neve che riverbera su Roma libera reminiscenze intrappolate nella rimozione mentre il buio esistenziale causato dalla morte di un'amica diventa occasione di osservazione. Nella metanomia visiva tra luce ed ombra il protagonista si muove con agilità dialettica.
Equilibrato nella scrittura, lineare nel ragionamento filosofico il romanzo diventa il luogo della psicoanalisi e il lettore si trova a rivivere non solo l'adolescenza ma soprattutto il passaggio arduo, accidentato verso l'età adulta.
Carlo Carabba, tra i 12 candidati al Premio Strega 2018, manipola i desideri repressi, i sensi di colpa, le relazioni. Ne analizza gli effetti, i rapporti tra struggimento amoroso e fantasie ossessive.
Siamo ombre in cerca di omologazione o succubi delle nostre fantasie più cupe? Ci si può liberare dalla corruzione mentale, da stereotipi deduttivi e creare un proprio corredo difensivo?
Si ha la sensazione che l'autore si stacchi dalla narrazione mantenendo una freddezza intuitiva. Ma nell'incedere delle pagine nella figura della nonna esplode quel bisogno di abbandonarsi alla meditazione, al rimpianto e forse anche al pianto. Non una catarsi ma un viaggio di comprensione, un volo a volte doloroso verso la scelta di un destino.
E Mascia, simbolo delle sottrazioni che l'esistenza ci impone, aleggia come una sirena. Il suo è un sussurro lieve, un invito ad andare incontro ai tanti futuri possibili.
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