"Addio fantasmi" è il libro che avresti voluto scrivere. Lo leggi, rileggi, sottolinei e una misteriosa sintonia affettiva crea legami profondi con la scrittrice siciliana. Nadia Terranova raggiunge quel raro spessore letterario che coniuga poesia e prosa, passato e presente, sogno e ricordo.
Chi è veramente Ida? Quali tormenti invadono la clessidra del tempo? Perché la sentiamo parte di noi?
Incede lenta, meditando con quella delicatezza che regala purezza. Pur nei momenti più aspri, quando la rabbia sembra prevalere, lei riesce a fare un passo avanti.
Un libro che della consapevolezza fa la sua bandiera, che sa tracciare i limiti tra l'affettività e il risentimento, che negli oggetti cerca radici.
Mentre Messina si racconta tra leggende e miti, la famiglia, quella vera, non quella delle favolette pubblicitarie, ci inchioda a cercare contraddizioni, dissapori, traumi. E a questa incalzante ricerca non possiamo sottrarci perché la parola è lieve, invitante, carezzevole.
Il padre, la madre e i tanti modi di amare dilatano la percezione del significante, si scontrano con frammenti di immagini, portano il film avanti, sottolineano e costruiscono quel non luogo dove sono intrappolate le paure.
Lo Stretto, gorgo inquieto, accoglie da sempre speranze e sogni, lasciandoci la certezza che ci si può riconciliare con se stessi.
Grazie Nadia per questo bel dono.
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