"Colpo di ritorno" Giancarlo De Cataldo Einaudi Editore Stile Libero
"Faticò a ricordare a sè stesso che un magistrato non può concedersi il lusso di soffrire di simpatie e antipatie."
Uno dei tanti motivi che fanno amare Giancardo De Cataldo è legato alla capacità di sintetizzare senza ambiguità i conflitti intimi e inconfessabili dell'uomo contemporaneo.
Senza filtri arrivano i pensieri e riescono a mettere in crisi perché pongono problemi di coscienza.
Qualunque sia il risvolto narrativo al centro c'è sempre l'analisi spietata della nostra società.
È come se guardassimo da una visuale ampia chi siamo e come ci muoviamo nel mondo, quanto siamo coerenti con i nostri principi e quanto lottiamo per rimanere integri.
"Colpo di ritorno", pubblicato da Einaudi Editore nella Collana Stile Libero, è una prova letteraria magistrale.
Impeccabile lo stile, la stilizzazione dei personaggi, la dialettica culturale.
Se l'intreccio ha tutte le inflessioni del noir si ha piacere nel constatare gli infiniti riferimenti letterari, storici e filosofici.
Difficile non amare il contino Manrico Spinori.
Una figura a tutto pieno, un gaudente sempre in bilico tra voglia di sperimentare e desiderio di libertà interiore.
Sarà lui il pm incaricato di risolvere un caso di omicidio.
Vittima è il mago Narouz che si è sempre circondato da una clientela che conta.
In una Roma luminosa si muovono ambigue ombre, donne e uomini di potere che alla magia hanno fatto ricorso.
Pronti a difendere un'integrità morale che non possiedono mostrano le falle di un sistema corrotto e peccaminoso.
Sulla squadra del pm si potrebbe scrivere un trattato tanti sono i nodi caratteriali e intimi da sviscerare.
Lo scrittore con la verve brillante e mai distaccata ci introduce nell'universo nebuloso delle arti magiche svelando le connessioni tra ciò che ci sfugge e che ci fa paura e il bisogno di interrogare il fato.
Tra esoterismo, follia e note musicali restiamo incantati da una storia che ci insegna ad essere obiettivi, costi quel che costi.
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