Passa ai contenuti principali

"Pizza girl" Jean Kyoung Frazier Blackie Edizioni

 


"Pizza girl" Jean Kyoung Frazier Blackie Edizioni 






"Mentivo spesso.

Era più semplice."

Diciotto anni, incinta, consegna pizze a domicilio.
Vive a Los Angeles con la madre coreana, ha un fidanzato perfettino.
Le giornate uguali, velate di insofferenza.
I pensieri aggrovigliati, la mancanza del padre.
La difficoltà a vedersi madre, il rifiuto di accettare il ruolo che le spetta.
"Pizza girl", pubblicato da Blackie Edizioni nella splendida traduzione di Monica Nastasi, è una rivelazione.
Ci si affeziona subito alla protagonista perché non ama le regole, ha sogni impossibili, è divertente e un pò stravagante.
Quando incontra Jenny subisce un sovvertimento interiore, un amore folle, a tratti ossessivo.
È il momento della svolta ma prima bisogna correre il rischio di distruggersi.


"Di cosa volevo parlare?

Di così tante cose."

Le idee escono come fiumi in piena, si diluiscono nello spazio di pochi attimi, inseguono chimere, si frantumato a contatto con la realtà.
Un libro coraggioso, impavido, che sovverte le regole sociali.
Narra la difficoltà di crescere uguali agli altri, di assimilarsi.
Incredibile la scrittura, fluente, ricca di incidentali, restituisce la grinta e la determinazione, la tensione e la ribellione di una giovane donna.
Jean Kyoung Frazier ci conduce in un universo che non conoscevamo.
Condivide con noi il percorso del suo personaggio, la lascia libera di esprimersi e nel finale apre uno spiraglio che spezza l'insoddisfazione.
Una storia che resta impressa, come un monito a noi che ci sentiamo sempre in grado di gestirci.
Una scrittura empatica e ariosa.
Non perdetevi questa esperienza letteraria innovativa e liberatoria.



Commenti

Post popolari in questo blog

"I lupi dentro"Edoardo Nesi La Nave di Teseo

  "I lupi dentro" Edoardo Nesi La Nave di Teseo Non credo che "I lupi dentro", pubblicato da La Nave di Teseo, chiuda un cerchio. È il teatro che irrompe con la sua vitalità in una brillante ricollocazione dei personaggi che già conosciamo. Torna Fede Carpini che avevamo incontrato in "Fughe da fermo". Cambia lo scenario storico e politico, resta un'elegia malinconica che pervade le pagine. Si è conclusa un'epoca lasciando macerie e nelle vicende del protagonista è inscritta la traiettoria italiana. Ancora una volta Edordo Nesi ci regala un romanzo collettivo, una voce corale dove la memoria è un pericoloso cunicolo. Giocando sul passato e sul presente, sui cambiamenti di tonalità, sui falsi miti degli anni Ottanta, l'autore scolpisce quel che eravamo e quel che siamo diventati. Il tracollo economico è solo un pretesto per accendere le luci su un'economia che ha spazzato via un apparato produttivo fertile e creativo. Lo scrittore registra c

"Tutto qui" Nicola Guarino Graphe.it Edizioni

  "Tutto qui" Nicola Guarino Graphe.it Edizioni  "È così Napoli, una voce che si spande vanamente." La scrittura di "Tutto qui", pubblicato da Graphe.it Edizioni, ha la consistenza di una brezza che si posa sugli oggetti con leggerezza. Di un canto d'altri tempi. Di profumi dimenticati. Di incontri che sfumano nel ricordo. Di sogni che si scontrano col reale. Di strade dove ognuno segue la sua ombra. Di silenzi assordanti. Di amori sfioriti e di abitudini stancanti. Di musiche segrete. Di partenze e scomparsi senza nome. Di stelle e di cieli infiniti. Di solitudini struggenti e di rimpianti nei cassetti. Nicola Guarino costruisce i racconti come fossero spezzoni di film. Li colloca in un Sud sconosciuto, filtrato dalla poetica di una memoria ancestrale. Un gesto, un incedere, un dettaglio nella perfezione di uno stile narrativo compatto e mai artefatto. Fotografie che " salvano dalla morte e dall'oblio."

"La chiave di Berlino" Vincenzo Latronico Einaudi Editore

  "La chiave di Berlino" Vincenzo Latronico Einaudi Editore  "Di me non sapevo niente. O meglio: ciò che sapevo volevo dimenticarlo. Trasferendomi a Berlino speravo di scoprire qualcosa osservandomi in un contesto alieno, come nell'esperimento di un chimico che esplora le proprietà di un reagente nuovo." Abbandonare un futuro forse già scritto, scegliere un luogo che allontana da ogni idea di appartenenza, vivere lo spazio vuoto e provare a riempirlo. "La chiave di Berlino", pubblicato da Einaudi Editore nella Collana Frontiere, è un viaggio antropologico. Una analisi del contesto sociopolitico, una rappresentazione del cambiamento culturale delle città europee. Partendo dall'esperienza personale Vincenzo Latronico coglie il vulnus di una generazione che ha visto sfiorire i propri ideali. "La nostra non era superficialità o trascuratezza: nel trasferirci, per molti versi, avevamo scelto di vivere una vita lontana dall'impegno politico. Ave