"La fortuna dei Beede"
Suzan Lori Parks
SUR
"Vedo qualcosa in lei, qualcosa che a tutta prima non so bene se c’è. Qualcosa che mia madre chiamerebbe il Buco. È una specie di punto debole e tutti ne hanno uno. Mamma diceva che era capace di vedere il Buco nelle persone e allora capiva per che verso pigliarle. Di Buchi ne vedeva in continuazione ma io non ne ho mai visto uno. Fino a ora."
Uscito in America nel 2003 arriva finalmente in Italia "La fortuna dei Beede", tradotto da Andreina Lombardi Bom e pubblicato da SUR.
Ambientato nel Sud degli Stati Uniti è un romanzo corale dove ogni personaggio sviluppa il suo monologo.
Protagonista è la sedicenne nera Billy Beede, incinta di cinque mesi di un uomo che non le ha svelato di essere sposato.
La ragazza parte alla ricerca di un tesoro seppellito insieme alla madre.
La trama ha il ritmo accelerato, un linguaggio eccentrico dove prevale il dialogo.
Ogni interprete della storia ha una sua filosofia di strada e nel condividerla riesce a restituire il calore e l'enfasi che rendono il romanzo un viaggio senza tempo.
Forte è la componente simbolica che attraverso la ricerca del tesoro fa intravedere la necessità di riscattarsi dalla segregazione razziale e culturale.
Suzan Lori Parks, vincitrice del Pulitzer per il teatro nel 2002, ci regala un viaggio a tratti ironico a tratti introspettivo di quella gente che ieri come oggi deve inventarsi la vita.
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