"Ogni giorno di una vita"
Ellen Hawley
8ttoEdizioni
"Avevamo scavato una piccola grotta nel flusso del tempo e al suo interno andava tutto bene."
Marge e Peg si incontrano in un bar a Minneapolis.
La prima autista di autobus, la seconda vuole diventare psicoterapeuta.
Non servono parole perché l'attrazione è immediata.
Due corpi che si completano e si cercano in una quotidianità che potrebbe essere serena.
Ma una nube sotto forma di una stalker penetra come un insetto molesto.
"Ogni giorno di una vita", pubblicato da 8otto Edizioni grazie alla traduzione di Lucrezia Giorgi, mostra un crescendo di molestie che disorientano la psiche delle due protagoniste.
È solo l'esordio di una ruota che gira al contrario e una falla irreparabile si apre trasformando il romanzo.
La voce narrante si fa tesa, capace di restituire un dolore che si nutre della perdita.
Ellen Harley scrive una storia che si imprime sulla carne.
Non usa un linguaggio sdolcinato ma sa mostrare cosa significa amare e quanto sia difficile accettarne la fine.
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