"Tagliare il nervo"
Anna Pazos
Nottetempo Editore
"Salonicco è una città per vecchi e gente arresa, e per chi crede di avere davanti a sé del tempo in abbondanza e il diritto di sprecarlo. Per un po’ sono stata anche io una di quelle persone che evocano Salonicco con sguardo fanatico. Difendevo ed elogiavo la città come un’arcadia perduta."
La catalana Anna Pazos ha la capacità di trasformare i luoghi in cartoline animate.
Giornalista e documentarista, l'autrice al suo esordio narrativo con "Tagliare il nervo", pubblicato da Nottetempo Editore grazie alla traduzione di Amaranta Sbardella, riesce a farci percepire il suo modo di stare al mondo.
Ogni tappa del suo viaggio è una sfida e una ricerca, un tentativo di trovare il suo spazio vitale, il bisogno di riconoscere i propri fallimenti, la necessità di vincere lo spaesamento di chi non riesce ad accettarsi.
Salonicco, Gerusalemme, New York diventano mappe mentali che riflettono frustrazioni, desideri, solitudini, sbandamenti.
Con una prosa limpida, il libro è lo specchio di una generazione che sta in bilico tra il nuovo che avanza e la nostalgia di un prima forse idealizzato.
La sintesi in alcune descrizioni rendono perfettamente ciò che oggi rappresenta la città.
Indipendentemente dalle coordinate geografiche la stilizzazione del luogo è sempre legata ad una tensione emotiva, ad una spinta verso la consapevolezza di essere parte e non oggetto di un meccanismo identitario e culturale.
Un testo che invita a superare le incertezze e a credere nella propria volontà di esistere.
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