"Ballata di Memmo e del Biondo"
Paolo Maccari
Elliot Edizioni
"Il cielo promette di rimanere azzurro. Poche nuvole, rincantucciate ai suoi bordi, lo incorniciano morbide, sbuffate, ma ferme. Brave. L’aria è nitida e carica del profumo dei tigli. Ci saranno una ventina di gradi. Sembra che solo oggi, dopo chissà quanto, sia impossibile ficcare gli occhi nel sole senza esserne accecato."
La scrittura incede lenta.
Ci si sente pervasi da una infinita pace leggendo "Ballata di Memmo e del Biondo", pubblicato da Elliot Edizioni.
Nell'incontro di due uomini si esplora il tempo del ricordo.
Ascoltiamo rapiti il racconto di Memmo ed ogni sua parola ha un suono antico lastricato da una lieve malinconia.
Una stanza poco illuminata e quell'intimità che non conosciamo più.
Il poeta e saggista Paolo Maccari costruisce una struttura narrativa teatrale, misurata, accogliente.
Nella figura dell'anziano cieco si configura il valore della parola che va condivisa.
Nei silenzi del Biondo c'è l'attesa e il bisogno di imparare dall'esperienza.
Sfumano le emozioni, diventano immagini mentre la prosa si scioglie in brevi frammenti.
Tutto è sospeso e noi rivediamo generazioni a confronto e in loro ci rispecchiamo attendendo rivelazioni.
Un libro pervaso da una magia contagiosa.
Grazie all'autore ripensiamo a ciò che non abbiamo tramandato, al tempo che ci resta per raccontare.
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